Dalla Svizzera un grande slancio di solidarietà per l’Ucraina
In meno di 24 ore, la Catena della solidarietà ha raccolto oltre 50 milioni di franchi di promesse di donazioni per la popolazione ucraina.
L’azione lanciata mercoledì dalla Catena della solidarietà, l’organizzazione creata dalla Radiotelevisione svizzera alla fine degli anni ’40 per raccogliere fondi destinati ad iniziative umanitarie, si è rivelata un grande successo.
“Fino alle ore 23.00 abbiamo raccolto 51’547’615 franchi”, ha comunicato l’ente al termine della giornata di colletta iniziata alle 7.00. A questi oltre 50 milioni promessi mercoledì si aggiungono più di 30 milioni di franchi che l’organizzazione aveva già raccolto in precedenza, portando la somma totale a 82’653’403 franchi, ha aggiunto la Catena della solidarietà.
L’azione promossa dall’ente caritatevole si annuncia già come una delle più importanti della storia. In passato, solo la colletta organizzata dopo lo tsunami del 2004, che aveva devastato il Sudest asiatico, aveva generato uno slancio di solidarietà altrettanto grande. Allora furono raccolti complessivamente 224 milioni di franchi, ma su un arco di tempo molto più lungo. Solo durante la giornata nazionale, i fondi promessi ammontarono a 46 milioni.
Sul suo sito internet, la fondazione si è detta “senza parole” per lo “straordinario slancio di solidarietà che anima la Svizzera”.
“La guerra in Ucraina ha scosso tutti noi. È proprio ora che è importante unirsi e mostrare la nostra solidarietà al popolo ucraino, che è stato così duramente colpito”, aveva dichiarato martedì sera il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis. La giornata nazionale di raccolta fondi della Catena della Solidarietà ci offre un’ottima occasione per farlo, aveva aggiunto.
Gli appelli alle donazioni sono stati lanciati attraverso i canali televisivi e radiofonici tradizionali e online dalle 7 alle 23, con il sostegno delle radio regionali e di altri media. Numerose personalità e volontari si sono mobilitate per raccogliere le promesse di donazione presso le centrali telefoniche di Ginevra, Zurigo e Lugano.
La Catena della Solidarietà è in costante contatto con le ONG partner della regione, che si impegnano a sviluppare un aiuto adeguato ai bisogni. Per garantire una risposta umanitaria professionale e mirata, la fondazione sta anche inviando due responsabili di progetti al confine polacco.
Oltre due milioni di rifugiati
Dallo scoppio del conflitto due settimane fa, sono oltre due milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina, dirigendosi in particolare in Polonia.
Stando alle cifre comunicate mercoledì dall’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, solo nelle 24 ore precedenti più di 140’000 persone avevano varcato i confini per cercare di sfuggire alla guerra.
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