Dieudonné condannato definitivamente per discriminazione razziale
Il Tribunale federale ha confermato venerdì la condanna inflitta dalla giustizia ginevrina al comico francese nel 2021, a seguito di una sua affermazione secondo la quale le camere a gas non sono mai esistite.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Durante uno spettacolo che nel 2019 aveva fatto tappa a Nyon e a Ginevra, alla fine di uno sketch un personaggio interpretato da Dieudonné aveva esclamato “le camera a gas non sono mai esistite”.
Una dichiarazione che, secondo il Tribunale federale (TF), va ben oltre la libertà di espressione. I giudici della più alta corte svizzera hanno così sostanzialmente confermato quanto già deciso dal Tribunale cantonale di Ginevra in prima istanza, che aveva condannato il comico ad una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere da 170 franchi.
Stando al quarto capoverso dell’articolo 261bis del Codice penale svizzero, può essere punito, con una pena detentiva o pecuniaria, “chiunque, pubblicamente, mediante parole, scritti, immagini, gesti, vie di fatto o in modo comunque lesivo della dignità umana, discredita o discrimina una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia, religione o per il loro orientamento sessuale o, per le medesime ragioni, disconosce, minimizza grossolanamente o cerca di giustificare il genocidio o altri crimini contro l’umanità”.
Affermare dunque che “le camere a gas non siano mai esistite” significa negare o banalizzare quanto accaduto durante l’Olocausto e, per il TF, una simile asserzione rientra proprio nella disposizione giuridica in questione.
Nella sua sentenza odierna, il TF ha fatto riferimento anche alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), secondo cui la satira gode della libertà di espressione artistica e ha lo scopo di provocare.
L’interferenza con il diritto degli artisti e delle artiste di esprimersi attraverso questa forma dovrebbe quindi essere esaminata con cautela. Tuttavia, secondo il TF, la CEDU ha altresì affermato che la libertà di espressione deve comunque rispettare dei limiti quando viene abusata per violare altri diritti, soprattutto quelli sanciti dalla Convenzione dei diritti dell’uomo.
Inoltre, il TF, si è basato su una decisione della CEDU che riguardava proprio Dieudonné. In passato, durante uno spettacolo, il comico aveva invitato a salire sul palco un accademico, già condannato più volte in Francia per le sue tesi legate alla corrente di pensiero che si basano sul negazionismo dell’Olocausto. I due avevano poi messo in scena una satira che impersonava un deportato ebreo in un campo di concentramento.
La CEDU aveva ritenuto che tale provocazione non poteva essere tutelata dalla libertà di espressione.
Diverse condanne
Incensurato in Svizzera fino appunto al 2021, Dieudonné risulta invece essere stato condannato in Francia già 20 volte a partire dal 2006, tra l’altro per ingiuria, incitamento alla discriminazione e istigazione.
Tutti i reati sono stati compiuti a sfondo razzista o diffamatorio verso le religioni. Nel 2017, sempre per diffamazione e per dichiarazioni razziste, il comico è stato condannato anche in Belgio.
In Svizzera una crescita debole nel 2024 e un moderato dinamismo nel 2025, secondo la SECO
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crescita economica nel 2024 sarà sensibilmente inferiore alla media pluriennale, per poi accelerare moderatamente nel 2025: è questa, in estrema sintesi, la previsione della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) riguardo alla congiuntura elvetica del biennio.
È meglio abitare nella Svizzera centrale che a sud delle Alpi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo una classifica, alcuni dei peggiori comuni dove abitare si trovano in Ticino, mentre il migliore è nel canton Lucerna.
Dalle confezioni di cibi 3’600 contaminanti nel corpo umano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trovate nel corpo umano 3'600 contaminanti che provengono dalle confezioni degli alimenti e da altri materiali che vanno a diretto contatto con i cibi durante la loro lavorazione, conservazione e cottura.
OK del Consigio nazionale per un aumento della spesa dell’esercito
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito avrà a disposizione 29,8 miliardi per il periodo 2025-2028. Tale somma è di 4 miliardi superiore a quanto chiesto dal Consiglio federale. L'aumento sarà finanziato procedendo a compensazioni in altri settori. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale.
La tempesta Boris arriva in Italia e in Emilia Romagna torna la paura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo un anno e mezzo torna la paura. Dopo l'alluvione che nel maggio 2023 ha devastato la Romagna, un altro evento climatico estremo è tornato a colpire una parte di quelle zone.
La Svizzera organizzerà un incontro sul conflitto in Medio Oriente
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dato mandato alla Svizzera di organizzare una riunione, entro sei mesi, delle parti aderenti alle Convenzioni di Ginevra in relazione al conflitto in Medio Oriente.
La Svizzera ha superato i nove milioni di residenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
A fine giugno la Svizzera ha superato la soglia dei nove milioni di abitanti. Lo ha comunicato giovedì l'Ufficio federale di statistica (UST). Alla fine del secondo trimestre 2024 si contavano nella Confederazione 9'002'763 persone.
I prestatori di servizi pubblici svizzeri riducono le emissioni del 7%
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prestatori di servizi di pubblica rilevanza che hanno aderito all'iniziativa della Confederazione Energia e clima esemplari (ECE) hanno ridotto le loro emissioni di gas a effetto serra del 7% nel 2023.
Giro di vite nei centri federali di asilo per migliorarne la sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per far fronte ai problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato, la sicurezza del personale e degli ospiti dei Centri federali di asilo (CFA) va migliorata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Anche in Svizzera servono più sforzi contro odio e razzismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel Giorno della Memoria, il presidente Cassis invita a battersi contro i pregiudizi. Intanto, l'ONU pubblica un rapporto critico verso la Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una delibera comunale prevede una multa da 500 euro per chi discrimina sulla base dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.