Razzismo negli USA, manifestazioni in varie città svizzere
Manifestazioni contro il razzismo, in seguito ai fatti di Minneapolis e Tacoma, si sono svolte anche in diverse città svizzere, nonostante le restrizioni vigenti contro il coronavirus.
Sono state le prime dimostrazioni dall’inizio dell’emergenza sanitaria e la polizia, presente sul posto in modo discreto, le ha tollerate limitandosi a vigilare sul loro corretto svolgimento. Non si registrano scontri, né feriti ma è stato segnalato il fermo dell’organizzatore dell’iniziativa che ha avuto luogo a Zurigo.
La più importante mobilitazione si è tenuta a Basilea dove oltre 5’000 persone hanno sfilato per le vie del centro dietro lo striscione con la scritta “Blacks lives matter” (le vite dei neri contano). Alcuni dimostranti hanno distribuito mascherine protettive, indossate da quasi tutti i partecipanti, mentre gli agenti hanno consegnato volantini con le direttive sanitarie diramate dall’Ufficio federale della sanità (UFSP).
Proteste meno imponenti contro la condotta della polizia statunitense nei confronti della comunità afroamericana, si sono svolte anche a Zurigo, Berna e Neuchâtel. Nella capitale federale i dimostranti si sono seduti in semicerchio davanti alla stazione e hanno distribuito volantini ai passanti.
A Neuchãtel la marcia era stata autorizzata dalla polizia ma la partecipazione ha superato le 300 presenze consentite dalle disposizioni antipandemia.
Ma manifestazioni sabato si sono tenute in diversi paesi, con epicentro ovviamente negli Stati Uniti dove c’è attesa per la grande mobilitazione di Washington. Nel TG il contributo dagli USA di Massimiliano Herber.
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