Dando immediato seguito alla letterainoltrata da Laura Ravetto, responsabile del comitato parlamentare di controllo sul Trattato di Schengen, il Ministero degli esteri italiano ha convocato d’urgenza alla Farnesina l’ambasciatore svizzero a Roma Giancarlo Kessler in merito alla chiusura notturna di tre valichi doganali ticinesi decisi unilateralmente dalla Confederazione
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In particolare quello che sembra aver irritato le autorità italiane sono le dichiarazioni che hanno accompagnato il provvedimento.
Da parte sua il diplomatico elvetico ha spiegato che si tratta di “una misura temporanea e sperimentale che andrà presto rivista nel quadro di un ulteriore miglioramento della collaborazione tra forze di sicurezza, alla luce dell’accordo vigente tra le polizie dei due paesi”, indica una nota della FarnesinaCollegamento esterno.
Le autorità italiane hanno approfittato dell’incontro per ribadire la richiesta di revoca delle procedure relative al casellario giudiziario in Canton Ticino che di fatto “si applicano nei confronti dei soli lavoratori transfrontalieri italiani”. “Come riconosciuto da parte svizzera – continua la nota – esse rappresentano una violazione dell’accordo sulla libera circolazione”.
L’ambasciatore Giancarlo Kessler ha assicurato che da parte elvetica “si sta operando per porre un termine a tali procedure, introducendo se del caso misure euro-compatibili”.
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