Si perde la speranza di ritrovare in vita i giovani
La speranza sta lasciando spazio allo sconforto, ma si continua a provarci. Sono ormai passati otto giorni e dei 12 giovani calciatori thailandesi dispersi con il loro allenatore nella grotta di Tham Luang non si hanno ancora tracce.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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La pioggia quasi incessante ha reso vani i tentativi di raggiungere la cavità rialzata dove si crede possa trovarsi il gruppo. Serve un piano alternativo: si punta ora a trovare un punto ideale per trivellare la grotta. Ma è una corsa contro il tempo e l’impressione è che i soccorritori la stiano perdendo.
Entrata alternativa
Alcuni soccorritori sono riusciti a calarsi per 40 metri da un’entrata alternativa individuata nella grotta di Tham Luang, dove da sabato scorso è dispersa una squadra di calcio di 12 ragazzini tra gli 11 e 15 anni assieme al loro allenatore.
La nuova entrata è stata individuata sul lato nord della grotta, dalla parte opposta a quella dove si trova la cavità rialzata di “Pattaya Beach”, dove si era finora ipotizzato potesse trovarsi il gruppo. Gli uomini che si sono calati hanno raggiunto un terreno fangoso, in una zona precedentemente inesplorata della grotta.
Le squadre di soccorso sono tuttora impegnate nel pompare acqua all’esterno della grotta, con risultati però insoddisfacenti data la pioggia che anche oggi è caduta intermittente sulla zona. Un’altra unità è inoltre attiva nella trivellazione di altri fori nella roccia dalla parte opposta della grotta, ma finora non è riuscita a penetrare sottoterra.
Condizioni disperate
Se i ragazzi – tutti tra gli 11 e i 16 anni – sono ancora in vita, dopo oltre 160 ore al buio in una grotta profonda 10 chilometri sono probabilmente in condizioni disperate. Ed è probabile che avessero con sé cibo e acqua solo per alcune ore. Bere l’acqua della grotta potrebbe causare altre complicazioni di salute. Esperti di salvataggi in grotta fanno notare che la sfida più grande, in tali condizioni, è resistere alla tentazione di provare a cercare una via d’uscita al buio. Il problema opposto a quello dei soccorritori, ancora impegnati a trovare un modo di entrare e preoccupati che tutti i loro sforzi siano ormai vani.
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