Atene brucia, oltre 70 morti
Si aggrava l’emergenza incendi in Grecia. È infatti di almeno 74 morti e 150 feriti, il bilancio di due grandi roghi che stanno divampando vicino ad Atene.
Il Governo ellenico, per combatterli adeguatamente, ha dichiarato lo stato d’emergenza e chiesto anche l’intervento dell’Unione Europea. Il cielo della capitale si è intanto colorato di un inquietante color arancione opaco.
Decine di abitazioni sono già state distrutte dalle fiamme, mentre in vari villaggi costieri cittadini e turisti si sono riversati sulle spiagge per essere soccorsi via mare e a migliaia sono in fuga per evitare le zone ormai sempre più ampie in preda alle fiamme. Il governatore dell’Attica, il quale ha proclamato lo stato d’emergenza nella zona est e ovest della regione, sta mettendo a disposizione bus e cisterne d’acqua per aiutare a domare i roghi.
Le autorità greche hanno dichiarato che vi sono stati “almeno quindici focolai scatenatisi simultaneamente su tre fronti diversi in Attica”, il che le ha indotte a richiedere agli Stati Uniti i loro droni antincendio utili “per osservare e scoprire qualsiasi attività sospetta”.
“Il fuoco infuria senza sosta e facciamo appello ai residenti di dirigersi verso Corinto per salvare sé stessi e i propri figli”, ha dichiarato ai giornalisti il vicesindaco di Megara, località dove le fiamme avanzano con maggiore velocità. Buona parte dei morti registrati nelle ultime ore si trovavano nel territorio del comune di MatiCollegamento esterno, 40 km a nord-est di Atene, e hanno trovato la morte nelle proprie case o mentre viaggiavano in auto.
L’ultimo bilancio parziale parla di 74 morti accertati ma il sindaco di Rafina, Evangelos Bournos ha detto alla tivù di temere almeno 100 vittime in tutta l’Attica.
La circostanza della contemporaneità di molti roghi – 47 secondo alcune fonti – lascia presagire la probabile origine dolosa delle fiamme. Intanto il governo ellenico ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
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