Ecco come si riportano i turisti italiani in Svizzera
Nell'anno prima della pandemia, circa un turista su venti in Svizzera proveniva dall'Italia. Un mercato importante che Svizzera Turismo prova ora a riconquistare.
“In questa fase di transizione e di ricostruzione dopo il covid, abbiamo intenzione di promuovere i punti di forza della Svizzera a partire da quello che la natura e le nostre città offrono”. Comincia così l’intervista con tvsvizzera.it Christina Gläser direttrice di Svizzera Turismo Italia raccontando della nuova campagna promozionale installata in piazza Gae Aulenti a Milano composta da sette panchine di legno dedicate ad altrettante città elvetiche denominata “Trainhub”.
E che sia un momento complicato per l’intero settore turistico elvetico lo testimoniano i numeri: nel 2020 il turismo svizzero ha ridotto le sue entrate del 47,8% registrando una forte diminuzione anche degli arrivi (-57,6%) e dei pernottamenti degli italiani calati del 49.7% e passati da 887’679 a 446’533. Un trend negativo poi proseguito anche durante la stagione invernale e i primi mesi del 2021, anche se dall’inizio di quest’anno il settore turistico elvetico ha iniziato a rialzare la testa.
tvsvizzera.it: La nuova campagna di Svizzera turismo punta a riportare gli italiani nella Confederazione: di che cosa si tratta?
Christina Gläser: Approfittando degli ottimi collegamenti in treno e della vicinanza offriamo due notti in hotel e il biglietto di andata e ritorno in treno a prezzo vantaggioso. Del resto, i treni, oltre a essere comodi e convenienti, sono anche il mezzo più green per viaggiare e sono in linea con il manifesto di Svizzera Turismo, Swisstainable, che invita tutti gli ospiti a vivere da vicino la natura incontaminata, consumare prodotti regionali, conoscere l’autentica cultura locale e perché no prolungare il proprio soggiorno per approfondire le conoscenze del territorio.
Abbiamo pensato ad una campagna dal vivo, visibile in un luogo di grande passaggio come piazza Gae Aulenti attraversata da diversi nostri potenziali clienti.
Perché Milano?
È una città strategica sotto vari punti di vista e la città dalla quale sono partiti i primi treni dopo il lockdown. Ma porteremo la nostra esposizione per due settimane anche Genova in Piazza della Vittoria dall’8 luglio (da dove dallo scorso dicembre parte tutti i giorni un collegamento diretto con Zurigo), con l’idea di replicarla anche il prossimo anno in altre città del Nord Italia come Bologna e Venezia.
E verso i turisti delle regioni più meridionali?
È più facile attrarre i turisti del Nord e per ora ci stiamo concentrando su di loro, anche se abbiamo delle idee per convincere anche turisti delle regioni centrali e meridionali, ma dal prossimo anno.
Con questa iniziativa volete convincere le famiglie italiane a venire in Svizzera?
Sì, i destinatari e i fruitori di questa offerta sono principalmente le famiglie ma lo sono anche gli stessi giovani ai quali il nostro paese offre importanti attrazioni a partire dai festival ed altri eventi ed esperienze anche nell’ambito dello sport. D’estate le città svizzere si trasformano in una grande riviera. Per gli svizzeri è scontato ma abbinare una visita a un museo a un tuffo nel lago è qualcosa di unico: si può nuotare, andare in barca, andare in SUP o in canoa.
“Puntiamo molto sulle donne. Non solo perché quest’anno si celebrano i 50 anni dall’introduzione del diritto di voto femminile in Svizzera, ma anche perché il 75% dei turisti che prenotano viaggi di avventura, culturali e alla scoperta della natura, sono donne”.
Christina Gläser
Nelle vostre strategie un’attenzione particolare la meritano le turiste donne.
Sì, noi puntiamo molto sulle donne. Non solo perché quest’anno si celebrano i 50 anni dall’introduzione del diritto di voto femminile in Svizzera, ma anche perché il 75% dei turisti che prenotano viaggi di avventura, culturali e alla scoperta della natura, sono donne. Abbiamo lanciato una peak challenge in collaborazione con il club alpino svizzero CAS, l’associazione svizzera delle guide di montagna e altri che invita le scalatrici a conquistare in cordata tutte le 48 cime oltre i 4000 metri della Svizzera nel giro di sei mesi. Ma alle donne abbiamo dedicato una pagina interattiva myswitzerland.com/womenCollegamento esterno con 230 attività, esperienze ed eventi pensati per un pubblico femminile o realizzate dalle donne.
Parlando di sport, per raccontare la grande offerta turistica avete chiamato un testimonial molto conosciuto
Esatto Giorgio Rocca, indimenticato campione del mondo di sci alpino. Sui suoi social infatti racconta segreti e tecniche per le curve perfette mostrando le piste dell’Engadina. Con Svizzera Turismo viaggerà anche d’estate, da solo o insieme alla sua famiglia, per far vedere la vasta gamma di sport outdoor. È stato ad Interlaken dove ha sperimentato il deltaplano e ha fatto un bellissimo percorso in mountain bike con i suoi figli e poi il sentiero delle cascate fino a Giessbach che si snoda lungo il Lago di Brienz. In Ticino ha sfruttato le mille potenzialità del lago di Lugano: nuoto, wakeboard, giro in barca. Insomma, ci aiuta a far vedere una Svizzera estiva che diventa una palestra a cielo aperto.
Altri sviluppi
Federer ambasciatore di Svizzera turismo
E non è il solo testimonial…
È vero, abbiamo diversi testimonial per settori specifici come per esempio Riccardo Pozzoli che racconterà di viaggi incentrati soprattutto sul lifestyle. Per questo abbiamo realizzato una nuova landing page chiamata la Svizzera a modo mioCollegamento esterno in cui ogni utente può scegliere in base alle sue caratteristiche, alle sue passioni e ai suoi interessi cosa vedere e dove della Svizzera. Basta collegarsi e scegliere cosa fare tra attività sportive, culturali o di benessere.
Ma gli italiani che vengono in Svizzera cosa cercano? L’italiano che tipo di turista è?
Gli italiani, a differenza dei turisti di altri paesi che ricercano il lusso o lo shopping, sono interessati alla natura e alla cultura. Sono affascinati dal connubio tra natura e città che possono trovare in Svizzera anche per un periodo breve, sono attratti dai nostri musei e dalla nostra architettura, rimangono contenti e sorpresi dal sistema dei trasporti, dal potersi muovere con facilità cambiando in pochi minuti lo scenario e passando dal centro della città alla natura.
Quanto è importante potersi muovere liberamente tra stati magari solo presentando il green Pass?
Sicuramente il fatto che si possa andare in Svizzera senza dover presentare tamponi o certificati di vaccinazione è un fattore molto importante. Ma noi speriamo che il green pass europeo possa incentivare i turisti a partire non solo nei mesi estivi ma anche in quelli autunnali e invernali. E per questo faremo delle iniziative che, a partire da settembre, promuoveranno una campagna basata sulla natura.
A proposito di testimonial, da oggi avete un’ambasciatrice molto importante per promuovere le vostre campagne: Michelle Hunziker
È vero: Michelle Hunziker è la miglior ambasciatrice della Svizzera in Italia grazie alle sue origini elvetiche e al suo cuore che è in Italia. Non ci limiteremo ad averla come testimonial, ma viaggeremo insieme a lei fisicamente in Svizzera soprattutto nei luoghi individuati insieme ai nostri partner (Lugano, Bellinzona, Lucerna e St. Moritz in estate, Andermatt in inverno) facendole vivere delle esperienze di vari tipi (dai viaggi in battello alle attività sportive, alle visite ai musei) e poi realizzeremo video e foto che comporranno le nostre campagne social anche in occasione della festa nazionale del 1 di agosto che passerà con noi di Svizzera Turismo. Noi abbiamo ottimi contenuti e un’ottima offerta turistica e siamo convinti che Michelle, che è un simbolo positivo e carismatico e che parla la stessa lingua degli italiani, possa riuscire ad aprirgli le porte della Svizzera.
Una delle critiche che vengono mosse dall’estero è che la Svizzera sia un paese caro: è vero?
Io penso che qualità, trasporti pubblici efficienti e puntuali, servizi e sicurezza abbiano un costo. Per questo pagare un po’ di più affinché tutto funzioni non è una cosa negativa. Ad ogni modo in Svizzera ci sono tante offerte turistiche e alberghi a costi anche accessibili. E poi la nostra natura è gratuita e ci sono molte esperienze che si possono fare senza pagare niente.
Quali sono le prospettive di crescita? A che numeri puntate dopo la débacle dovuta al covid?
Io vedo un grande potenziale. Penso che in una situazione in cui ancora è fresco il ricordo della pandemia, gli italiani invece di puntare su viaggi con lunghe ore di volo in aereo al chiuso, opteranno per una soluzione di vicinanza comoda e sicura come la Svizzera a contatto con la natura. Dobbiamo riuscire però a fargli capire anche la vicinanza non solo fisica ma in alcuni casi anche culturale declinando le nostre campagne in una chiave più italiana e con più italianità. Ecco perché Michelle Hunziker, siamo sicuri, ci aiuterà molto in questo senso
Secondo lei quando si potrà tornare ai dati del 2019 e di inizio 2020?
Io cerco di essere positiva. Spero che si possa arrivare già dall’anno prossimo ai numeri di presenze e pernottamenti che registravamo prima della pandemia. Tutto dipenderà dalla situazione sanitaria ma sono sicura che una volta usciti definitivamente dalla pandemia, il desiderio e la voglia di viaggiare e incontrare persone farà si che aumenteranno i viaggi e gli spostamenti anche e naturalmente verso la Svizzera.
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