Macabra scoperta sui ghiacciai vallesani
I corpi di un uomo e di una donna sono stati scoperti, giovedì sera in Vallese, sul ghiacciaio di Tsanfleuron, durante le operazioni di manutenzione degli impianti della stazione Glacier 3000. Le autorità ipotizzano che si tratti di due persone scomparse prima della Seconda Guerra mondiale. L’identificazione è in corso, ma una 79enne vallesana è sicura che si tratti di sua madre e suo padre, che erano partiti 15 agosto del 1942 dal villaggio di Chandolin per raggiungere un alpeggio e non sono mai ritornati.
La polizia cantonale, incaricata dell’inchiesta, ha comunicato che il ritrovamento è avvenuto sul versante vallesano del ghiacciaio, situato nei pressi di Les Diablerets. Gli specialisti dell’istituto di medicina legale di Losanna dovranno definire più precisamente per quanto tempo i due corpi sono stati prigionieri del ghiaccio. Le autorità faranno, quindi, dei confronti con le liste delle persone scomparse all’epoca.
Il mistero potrebbe però già essere stato risolto da una 79enne vallesana, Marceline Udry-Dumoulin, sicura che si tratti di suo padre e di sua madre, scomparsi nel 1942, quando Marceline aveva 4 anni.
Marcelin, calzolaio, e Francine, insegnante, erano partiti il 15 agosto del 1942 dal villaggio Chandolin per raggiungere un alpeggio, ma non tornarono mai indietro. Avevano rispettivamente 40 e 37 anni. Per due mesi i soccorritori li cercarono. Invano.
“Potremo finalmente dar loro una degna sepoltura”, ha detto Marceline al giornale francofono Le Matin.
L’ultimo ritrovamento di questo tipo risale al 2012, quando un cadavere era riemerso dal ghiacciaio dell’Aletsch. L’indagine, in quel caso, aveva permesso di identificare due fratelli e una terza persona probabilmente appartenenti ad una cordata di quattro uomini scomparsi nel 1926.
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