Qual è l’animale svizzero per eccellenza?
“Bestialmente svizzeri”: si intitola così la mostra che si apre venerdì al Museo nazionale di Zurigo e presenta quattro animali entrati a far parte a pieno titolo dell’identità elvetica.
Mucca, marmotta, stambecco e San Bernardo: sono questi i quattro animali che hanno conquistato il Museo nazionale di Zurigo e che potranno essere scoperti fino all’11 marzo 2018 in una mostraCollegamento esterno adatta a grandi e piccini.
La Francia ha il suo gallo, il Canada il suo castoro, la Grecia il suo delfino, l’Australia il suo canguro. La Svizzera invece non ha un animale nazionale ufficiale.
I quattro mammiferi scelti per l’esposizione sarebbero però i “candidati ideali”, sottolinea il museo zurighese.
“Sin dall’antichità gli animali sono molto più che semplici fonti di sostentamento per l’uomo: spesso infatti simboleggiano qualità umane, rappresentano un territorio o compaiono su stemmi di famiglia”, si legge nel comunicato stampaCollegamento esterno diramato dal museo.
Intorno agli animali sono nate innumerevoli storie e leggende. Il museo menziona ad esempio la leggenda narrata da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) che affermava di aver visto delle marmotte trasportare il fieno con una tecnica assai ingegnosa: un esemplare si stendeva sulla schiena e fungeva da ‘carro’ su cui caricare il fieno. Le altre marmotte poi lo trascinavano fino alla tana invernale.
Anche le imprese di Barry, il leggendario cane San Bernardo, sono giunte fino ai giorni nostri. Nato nel 1800 all’ospizio del Gran San Bernardo, Barry sarebbe stato impiegato fino al 1812 come cane da soccorso, salvando ben 40 persone sepolte sotto la neve.
Non potevano naturalmente mancare le mucche, senza le quali non si produrrebbe latte e quindi né cioccolato né formaggio. Tutti prodotti che incarnano la qualità elvetica. E infine lo stambecco, re indiscusso delle Alpi.
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