Il padiglione estone occupa un’area relativamente piccola, ma si sviluppa in altezza senza far mancare nulla alla fruibilità. L’ampio spazio frontale è un invito all’ingresso. Numerose aperture sono arricchite da altalene di cui tutti possono approfittare e contribuiscono al dialogo tra interno ed esterno. Anche i monopattini di fabbricazione locale sono un gioco a cui non si sottraggono neppure gli adulti.
I cubi del Baltico
Ai piani superiori, il parallelepipedo è composto da cubi più piccoli, ognuno dei quali ospita un’area tematiche. Una foresta multimediale ricorda che qui internet è anche nel bosco. La bici – pedalabile – riporta alle ciclabili sul Baltico. Percorsi fotografici raccontano i paesaggi. Le avvolgenti poltrone sono un invito al relax musicale con le note del pianoforte made in Estonia. Assolutamente fuori luogo la moto appena a fianco. Pur avveniristica ed elegante, non si capisce la presenza nell’expo del cibo e della sostenibilità di un veicolo del genere.
Cinguettii in terrazza
Il limitato riferimento ai temi alimentari è compensato dall’area verde sulla copertura dell’edificio. Le panche sono collegate ad amplificatori che diffondono i cinguettii del bosco, mentre i visori documentano la presenza della fauna locale. Vista da Expo2015, l’Estonia incuriosisce davvero chi ama la natura.
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