Evacuati altri civili da Azovstal, controffensiva di Kiev nel nord-est
Una cinquantina di persone lasciano l'acciaieria di Mariupol in cui resistono i combattenti del battaglione Azov. Si allarga la controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv.
Prosegue l’evacuazione di civili dai sotterranei dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Nelle ultime ore sono usciti dall’impianto 51 persone, tra cui alcuni bambini, che raggiungeranno gli altri sfollati che si trovano ora a Zaporishia, centro sotto il controllo dell’esercito ucraino.
Le notizie dalla città portuale occupata dai russi sono comunque frammentarie e contraddittorie. Fonti ucraine riferiscono di bombardamenti sull’acciaieria nonostante l’annuncio da parte di Mosca del cessate il fuoco temporaneo deciso per agevolare i corridoi umanitari.
Dispersa manifestazione a Kiev
Intanto una manifestazione delle mogli dei militari, in maggioranza soldati del battaglione Azov, che ancora resistono all’interno del grande stabilimento industriale di Mariupol, è stata dispersa dagli agenti a Kiev. Le dimostranti chiedevano negoziati con la Russia per ottenere l’evacuazione dei mariti in armi, oltre a quella in corso che riguarda i civili.
La polizia ha anche distribuito cartoline per l’arruolamento degli uomini presenti alla manifestazione, cui hanno preso parte oltre cinquanta persone nonostante il divieto delle autorità nella Piazza dell’Indipendenza. Secondo le stime del sindaco di Mariupol sarebbero oltre cento i civili ancora imprigionati nell’acciaieria. I civili che sono stati liberati sarebbero invece 176.
Intanto le forze armate ucraine stanno conducendo una controffensiva nella regione orientale di Kharkiv, la seconda città ucraina, che ha lo scopo di allentare la pressione dell’esercito russo su quel teatro di guerra. In particolare questa iniziativa mira a vanificare il tentativo di Mosca di circondare le forze ucraine a Severodonetsk, nel vicino Donbass, dove vengono segnalati scontri con armi leggere nei sobborghi della città tra separatisti russi e unità di Kiev.
Si intensificano le operazioni militari nel nord-est
Secondo analisti occidentali i reparti ucraini hanno ripreso sotto il loro controllo diversi insediamenti a nord e ad est di Kharkiv, riducendo la capacità russa di minacciare il centro regionale. Questa operazione, osserva l’American Institute for War Studies, “sta diventando una controffensiva di successo e più ampia, in contrasto con i contrattacchi locali che finora le forze ucraine hanno condotto durante la guerra”, spesso concretizzatisi in attacchi ristretti su obiettivi limitati.
Da parte sua il ministero della Difesa russo ha reso noto che nel corso di raid aerei nella regione di Kharkiv, le forze di Mosca la notte scorsa hanno distrutto una “grande quantità” di armi ed equipaggiamenti forniti a Kiev dagli Stati Uniti e da Paesi europei.
Gli attacchi, ha detto il portavoce del ministero Igor Konashenkov, sono avvenuti vicino alla stazione ferroviaria di Bogodukhov, e hanno anche ucciso 280 combattenti ucraini. Sono inoltre stati distrutti tre depositi di carburante e munizioni vicino al villaggio di Dachnoye, nella regione di Odessa, nel sud-ovest del paese.
Secondo l’intelligence britannica, le forze ucraine hanno distrutto almeno uno dei più sofisticati carri armati russi, il T-90M. Il ministero della Difesa di Londra sottolinea che il conflitto sta infliggendo pesanti perdite ad alcune delle unità più capaci dell’esercito russo e Mosca impiegherà molto tempo per ricostituire le sue forze armate dopo il conflitto.
Il ministero della difesa ucraino ha comunicato che dopo 73 giorni di conflitto sono almeno 25’100 i soldati russi morti nelle operazioni militari. Si registrano anche 199 aerei da caccia abbattuti, oltre a 155 elicotteri e 341 droni. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1’122 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2’713 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 90 missili da crociera, 172 lanciamissili, 11 navi, 1934 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 84 unità di difesa antiaerea e 38 unità di equipaggiamenti speciali.
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