Expo, la sfida per la sicurezza alimentare è già cominciata
Dibattito all'Istituto Svizzero di Roma sulle problematiche alimentari mondiali del terzo millennio
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La produzione alimentare a livello globale continua a crescere. Eppure nel mondo ancora 800 milioni di persone soffrono, e talvolta muoiono, a causa della fame. Il tema scelto per Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, parte da quest’unica, grande contraddizione. La sfida economica, sociale e tecnologica che ne consegue è il fulcro intorno al quale ruota la seconda tappa del “Giro del Gusto”, organizzato a Roma dal 22 al 26 settembre dalla Svizzera.
La sicurezza alimentare, in particolare, è stata al centro di una conferenza organizzata mercoledì pomeriggio presso la sede dell’Istituto Svizzero. Occhi puntati naturalmente su Expo che, come ha ricordato Lelio Fornabaio (membro del collegio sindacale di Expo 2015), “sarà un’occasione unica in cui i rappresentanti di 147 governi avranno sei mesi di tempo per confrontarsi e trovare soluzioni concrete ai problemi dell’alimentazione e della nutrizione”.
“Le soluzioni – ribatte Michel Mordasini, vicepresidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) – in realtà ci sono già. Ed è uno scandalo che non vengano messe in pratica”. L’ostacolo è ancora prevalentemente economico: “La sostenibilità – suggerisce infatti Alexandre Meybeck (IFAD) – deve suscitare un interesse economico, se vuole imporsi nel lungo termine. Perché questo accada è però necessario che i consumatori riconoscano il valore del cibo. Solo così la società nel suo complesso potrà interessarsi a tutto quello che c’è dietro il cibo” (Ambra Murè).
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