Alcuni ricercatori hanno scoperto una grave falla sulla sicurezza nei computer e negli smartphone prodotti negli ultimi dieci anni.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 4.1.2018)
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Gli indiziati sono i microprocessori commercializzati dai tre gruppi Intel, Arm e Amd che potrebbero essere facilmente violati da hacker alla ricerca di password e altri dati sensibili dei proprietari.
In particolare gli esperti di Google Project Zero, che hanno provveduto a informare i costruttori dei principali sistemi operativi (Apple; Microsoft e Linux), hanno accertato che i rischi sono collegati con la cosiddetta “esecuzione speculativa”, una funzionalità con cui i processori, per velocizzare le operazioni, cercano di intuire quale strada tra due possibili è più probabile che venga presa, iniziando quindi a eseguire i calcoli prima di ricevere le istruzioni.
Da parte sua Intel ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità, indica una nota della multinazionale statunitense, “non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati”. Fa comunque discutere il fatto il suo Ceo, Brian Krzanich, nel novembre scorso abbia venduto azioni di Intel per 24 milioni di dollari quando era già a conoscenza della falla.
Ad ogni modo i colossi informatici sono nel frattempo corsi ai ripari e gli aggiornamenti stanno arrivando. Microsoft ha rilasciato l’update per Windows 10, mentre quello per le versioni più vecchie del sistema operativo arriverà il 9 gennaio. Apple ha rilasciato l’aggiornamento 10.13.2 di MacOS e ha annunciato miglioramenti nel 10.13.3, Google ha reso noto di aver aggiornato Android e Chrome OS.
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