Festa federale dello jodel sempre più “pop”
Da giovedì 22 a domenica 25 giugno si terrà a Briga, in Vallese, la Festa federale dello jodel. Nella cittadina ai piedi del Sempione sono attesi 15 mila tra coristi, suonatori e sbandieratori e oltre 150 mila visitatori.
La precedente edizione, nel 2014 a Davos, nei Grigioni, aveva attirato 120 mila persone. Ma “abbiamo il 50 percento in più di pernottamenti previsti rispetto a Davos e ci sono anche più partecipanti attivi”, anticipa Marc Franzen, segretario generale della Festa federale dello jodelCollegamento esterno. “Merito degli organizzatori ma notiamo anche che le tradizioni attualmente sono molto in voga”.
Che le tradizioni siano di nuovo ‘in’, si evince dalle campagne di marketing del turismo vallesanoCollegamento esterno, che puntano su folclore, costumi tipici, corni delle Alpi e cani San Bernardo.
Lo jodel, al contempo, si lascia contaminare dalla musica pop, in questa reinterpretazione di ‘Ma chérie’ di DJ Antoine registrata dai due club di jodler Ahori Brig-Glis e Zer Tafernu. Il videoclip, girato sulle montagne a nord di Briga, è presto diventato virale.
I lavori per la Festa federale dello jodel, che si svolge ogni tre anni, sono in corso da settimane: sorgerà un villaggioCollegamento esterno lungo 2 chilometri. L’investimento è attorno ai 5 milioni di euro, ma dall’evento ci si attende importanti ricadute per tutta la regione.
“Calcoliamo una creazione di valore aggiunto di 20 milioni, a beneficio del turismo e dell’economia locale”, spiega Marc Franzen.
Se ne rallegra il presidente dell’Association hôtelière du Valais, Markus Schmid, dopo un 2016 difficile. “Durante la Festa abbiamo il tutto esaurito negli alberghi dell’Alto Vallese. Ritengo che questo porterà un aumento del fatturato per gli Hotel nel mese di giugno fino al 20 percento.”
La tradizione e il folclore, in Svizzera, rimangono insomma un importante fattore economico.
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