Secondo l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, in Svizzera e in altri Paesi è necessario un cambiamento delle politiche migratorie.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsviizzera.it/mrj con Keystone-ATS
L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, chiede un cambiamento delle politiche in materia di rifugiati, anche in Svizzera. Invece di sbarrare le frontiere, chiede di “trarre insegnamento dall’accoglienza degli ucraini”.
“Il trattamento riservato agli ucraini è un esempio”, ha dichiarato in un’intervista pubblicata giovedì dai quotidiani La Liberté e Le Courrier. “Diversi Paesi hanno concesso loro una protezione temporanea in tempi record, compreso l’accesso alle scuole, al sistema sanitario, al mercato del lavoro”, ha detto. Grandi ha poi sottolineato il fatto che sia stata loro concessa la libertà di movimento, “fondamentale” per rifugiate e rifugiati, perché consente loro di andare dove hanno famiglia e comunità che li sostengono. Questo ha anche permesso di ridurre “la pressione sui Paesi ospitanti”.
Trattare altri rifugiati in modo diverso è discriminazione, ha proseguito Grandi. “Solo perché qualcuno è più difficile da integrare non significa che non abbia il diritto di essere integrato. I diritti sono gli stessi per tutti”.
Quote e visti
Intervistato dai giornali in lingua tedesca del gruppo Tamedia, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite ha osservato che l’economia europea ha bisogno di “milioni di immigrati ogni anno per poter funzionare”. Questa immigrazione deve essere gestita, anche se si tratta di un compito non facile, ha continuato.
“La discussione dovrebbe vertere sulle opportunità che possono essere offerte, come esempio il lavoro nell’agricoltura, nell’artigianato o nel settore dei servizi, dove peraltro le persone scarseggiano”, osserva. “E invece si discute su come mandarle via dal Paese.”
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La manodopera straniera sostiene l’economia svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La penuria di manodopera qualifica in SVizzera può però essere attenuata grazie ai lavoratori stranieri. Così la Segreteria di Stato dell’economia.
La discussione, secondo Grandi, dovrebbe svolgersi a livello di Unione Europea (UE), con quote e programmi di visti. “Naturalmente questo avrebbe un prezzo: in Italia, in particolare, molti immigrati clandestini lavorano in modo irregolare per salari bassi. I prezzi aumenterebbero incrementando i salari, ma si farebbe un po’ d’ordine. E il diritto d’asilo tornerebbe a essere accessibile a chi ne ha bisogno”. L’UE ha “la forza e i mezzi per gestire l’afflusso di migranti”, ha aggiunto. “Ma solo se tutti i Paesi lavorano insieme”.
Errore di calcolo AVS, scagionato l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali
Questo contenuto è stato pubblicato al
I collaboratori dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) non hanno violato il loro obbligo di diligenza nel calcolare le prospettive finanziarie dell'AVS. E le cifre sovrastimate non si basavano su un errore di calcolo.
In Svizzera incontri tra attori coinvolti nel conflitto in Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il DFAE ha fatto sapere che nella Confederazione si tengono regolarmente incontri tra attori non governativi coinvolti nel conflitto in Ucraina.
“Regolare i social a livello svizzero non funziona, sono meglio le regole dell’UE”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Regolare a livello svizzero i media sociali? Non può funzionare, il Consiglio federale farebbe bene ad applicare direttamente la normativa dell'Ue: lo sostiene Urs Saxer, professore di diritto ed esperto del ramo, in un'intervista all'Aargauer Zeitung.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'acquisto di mezzi di telecomunicazione più moderni da parte delle forze armate elvetiche non verrà completato prima del 2035, ossia tre anni dopo il previsto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
È ancora troppo presto per valutare l'impatto di eventuali dazi statunitensi sui medicinali svizzeri: lo sostiene la direttrice della Seco Helene Budliger Artieda in un'intervista apparsa oggi sui giornali di lingua tedesca del gruppo Tamedia.
Kasparov alla Svizzera: “Invece di conferenze servono le armi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Garry Kasparov, campione di scacchi e uno dei più noti dissidenti russi, non manca di mostrare delusione nei confronti della Svizzera.
Condannato per corruzione l’ex responsabile di Gunvor
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex responsabile delle attività finanziarie del colosso delle materie prime Gunvor è stato condannato oggi dal Tribunale penale federale (TPF) a 24 mesi di prigione con la condizionale per corruzione di pubblici ufficiali stranieri.
UBS: “Fra pochi giorni il tasso ipotecario di riferimento scenderà”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Buone notizie in arrivo per gli inquilini: fra dieci giorni il tasso ipotecario di riferimento scenderà, affermano gli analisti di UBS. Rimarrà poi allo stesso livello per il resto dell'anno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro degli esteri elvetico ha discusso con il premier rumeno di cooperazione, ma anche della guerra in Ucraina.
La persecuzione di jenisch e manouche/sinti è stata un “crimine contro l’umanità”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio commissionato dal Governo elvetico ha stabilito che, anche se non c'è stato genocidio, l'allontanamento di centinaia di bambini dalle loro famiglie nomadi tra il 1926 e il 1973 può essere classificato come crimine contro l'umanità.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Severe accuse di Amnesty alla Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'organizzazione sostiene che c'è disparità di trattamento tra richiedenti asilo, il razzismo è sistemico e le misure per il clima sono insufficienti.
Attese 27’000 richieste d’asilo in Svizzera quest’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono previsti circa 2'500 profughi/e in più alle frontiere. L’Italia non riprende le e i rifugiati sbarcati sulle sue coste.
Inquilini sfrattati per alloggiare profughi in Argovia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli abitanti di un complesso immobiliare sloggiati dalle abitazioni per far posto a richiedenti asilo a Windisch.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il bilancio dell'introduzione sei mesi fa dello status di protezione S per rifugiate e rifugiati ucraini è positivo.
“L’economia svizzera ha bisogno che si lavori di più”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Il Paese deve continuare crescere, altrimenti il benessere è a rischio", ha asserito il presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori.
Il primo partito svizzero vuole dei centri d’asilo al di fuori del Paese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ispirandosi dall'esempio britannico, l'Unione democratica di centro ha chiesto martedì di spostare le procedure di asilo al di fuori dei confini nazionali.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.