La presenza di un 23enne proveniente dalla regione di Losanna in una brigata di jihadisti dell'autoproclamato Stato islamico (Isis) è stata dimostrata da un documento recuperato dall’esercito iracheno a Mosul. Era partito lo scorso anno per il Medio Oriente accompagnato dalla moglie.
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Il documento consultato dalla Radiotelevisione della Svizzera tedesca Collegamento esternoe dal quotidiano Tages-AnzeigerCollegamento esterno è stato ritrovato a Mosul dalle forze armate irachene. Si tratta di una scheda dell’amministrazione dell’Isis che parla di Ajdin B., un giovane svizzero che, secondo quanto scritto, avrebbe dei problemi al nervo di un ginocchio. Per questa ragione non vuole più combattere e viene segnalato come “caso problematico” dallo Stato Islamico.
Originario della Bosnia e stabilitosi in Svizzera nella regione di Losanna con un permesso di residenza a tempo indeterminato, ha intrapreso il viaggio verso il medio Oriente nell’estate del 2015, accompagnato dalla moglie svizzera, anche lei originaria dei Balcani. Dopo una formazione militare sul posto, ha raggiunto una brigata che raggruppa combattenti francofoni e dei ceceni. Quest’unità è conosciuta per diversi attacchi suicidi.
Considerati pericolosi
Si ritiene plausibile che i due si trovino adesso in Siria. La Svizzera ha avviato un’indagine internazionale, perché alcuni indizi indicherebbero che lo Stato Islamico avrebbe voluto rinviarli nella Confederazione. Berna li considera pericolosi.
Il giovane, a Losanna, aveva attirato l’attenzione su di sé nel 2014, quando aveva partecipato alla distribuzione del Corano per conto della controversa associazione salafita “Lies!”, vietata in Germania ma non nella Confederazione.
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