La televisione svizzera per l’Italia

Esercito svizzero alla controffensiva “social”

L'esercito elvetico si sta per mobilitare… sui social network. Ha infatti deciso di lanciare i propri canali Twitter e Instagram. Missione: ringiovanire l’immagine delle forze armate, spesso considerata ingessata, e reagire ai video pubblicati in rete che mettono in ridicolo il servizio militare.

Contenuto esterno

Navigando sui social network non è raro incappare in foto o video pubblicati dai soldati dell’esercito svizzero in servizio. Spesso sono divertenti e, anche se poco lusinghieri nei confronti della divisa, raccolgono centinaia di migliaia di click. 

Altri sviluppi

Altri sviluppi

In Svizzera, ogni cittadino è un soldato

Questo contenuto è stato pubblicato al Sin dal 1674 – anno della prima dichiarazione ufficiale di neutralità della Confederazione – la Svizzera in politica estera si è mantenuta neutrale. Ma questa “neutralità” non ha mai messo in discussione l’esistenza di un esercito elvetico. Anzi. In un momento storico dove la maggior parte degli stati opta per un esercito di professionisti, la…

Di più In Svizzera, ogni cittadino è un soldato

L’esercito sembra aver deciso di sfruttare questa potenzialità per rispolverare la sua immagine e avvicinarsi ad un pubblico giovane, lanciandosi sui social network a partire dalla metà di gennaio e aprendo, ad esempio, degli account Instagram e Twitter. Un’esperienza simile è già stata un successo in Germania, dove più di 100’000 persone seguono i vari canali dell’esercito.

“Vogliamo far vivere un’esperienza. Mostrando volti e raccontando storie accattivanti. Sappiamo che i giovani sono sempre più interessati a temi come la sicurezza. Se ci rivolgiamo direttamente a loro riusciremo a catturare la loro attenzione”, ha detto il portavoce delle forze armate elvetiche Daniel Riest che a sua volta si diverte guardando i video che circolano sul web girati dai militari.

“Onestamente questi video non mi danno fastidio più di tanto, anche se in linea di massima sarebbe vietato pubblicare immagini girate in servizio. In ogni caso, se i video non sono offensivi, razzisti o sessisti possiamo chiudere un occhio.”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR