Il padiglione francese a Expo si affaccia sul ramo principale del decumano. Il labirinto agricolo sembra essere il giardino del vicino stand vaticano, ma immette in realtà all’ingresso del padiglione tra le varietà tipiche dei paesaggi rurali d’oltralpe. Tre grandi schermi diffondono immagini panoramiche, attraverso un’animazione idilliaca che permette al visitatore di immergersi gradualmente nelle tematiche agroalimentari della Francia.
La cupola lignea
Appena si accede all’area coperta, lo spazio si rivela in tutta la sua maestosa ossatura in legno che desta non poca meraviglia per la sua complessità. L’entrata è un’esplosione di colori, dove lo sguardo affonda nelle pieghe della volta interamente ricoperta di vegetazione e utensili che mostra le soluzioni per produrre di più e meglio senza dimenticare il rispetto per le tradizioni. Forse proprio qui sta l’unico difetto del padiglione. Per cogliere tutte le sfaccettature, il visitatore è costretto a mantenere per buona parte del percorso lo sguardo rivolto verso l’alto, in posizione decisamente poco pratica per il collo.
La Francia rurale
Addentrandosi nella costruzione, ci si rende conto di come la struttura sia polivalente, richiamando al fienile e all’aia senza rinunciare allo spazio multimediale e di intrattenimento. I profumi della natura, nonostante la presenza ingombrante di due rimorchi agricoli, accompagnano gli ospiti per tutta la visita, fino all’ultima sezione dedicata al gusto e alla salute. Quest’area è arricchita da una grande varietà di prodotti che incoraggiano i visitatori a riscoprire il piacere del cucinare e del mangiare in modo sano. La boulangerie, il bar e il chiosco di dimostrazione culinaria concludono il percorso, mettendo in risalto la tradizione gastronomica francese in modo goloso.
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