Il primo partito di Francia con un pugno di mosche
Il "primo partito di Francia", come amava definirsi il Front National, perde l'Eliseo, crolla alle legislative e resta con un pugno di mosche e spaccato al suo interno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Finito in una spirale negativa dalla sera del duello televisivo, in cui Marine Le Pen candidata alle presidenziali fu ridicolizzata da Emmanuel Macron, il FN non è riuscito neppure nel traguardo di portare 15 deputati in Assemblée Nationale, il minimo per poter formare un gruppo parlamentare. Il segretario Nicolas Bay è stato eliminato al primo turno, il Front rischia ancora una volta l’emarginazione politica. Ma quel che è peggio, il movimento sembra ormai irrimediabilmente dilaniato al suo interno.
Finora il pugno duro di Marine – stanca ma irriducibile – ha tenuto a bada il malessere. Ma dopo anni di battaglia con il padre e fondatore del partito Jean-Marie, un’incompatibilità evidente con la nipote Marion – che si è ritirata temporaneamente dalla politica – vive adesso da separata in casa con Florian Philippot, numero 2 e “stratega” del partito.
Marine Le Pen, isolata, resiste
È quindi Marine che appare ora isolata, e può resistere soltanto vincendo il ballottaggio domenica prossima nella sua circoscrizione. L’obiettivo è alla sua portata, dopo aver ottenuto il 45% ieri contro il 20% della principale rivale, Anne Roquet, di En Marche!. Sarebbe una vittoria personale e simbolica, contro la rappresentante del partito di Emmanuel Macron.
L’obiettivo dell’uscita dall’euro – che Marine Le Pen vorrebbe abbandonare per manifesta impopolarità presso i francesi – resta una priorità per molti nel partito, compreso Philippot. Questi ed altri temi, come l’alleanza con i sovranisti di Nicolas Dupont-Aignan (che avrebbe dovuto diventare il ‘suo’ primo ministro), sono i nodi da sciogliere in un prossimo futuro che si annuncia caldissimo nel partito.
L’impatto del successo di En Marche sull’Assemblea nazionale
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Pieni poteri o quasi per Macron
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se il risultato di questo fine settimana si confermerà domenica prossima in occasione del secondo turno, Emmanuel Macron potrà condurre le sue riforme senza troppi problemi e soprattutto senza dovere tessere alleanze con altri partiti. Il movimento La République en Marche e gli alleati centristi del MoDem sono infatti arrivati ampiamente in testa, conquistando il…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La formazione del neo presidente sembra quindi mantenere la promessa di rinnovare il panorama politico transalpino, anche se manterrà una quota di candidati uscenti (tutti provenienti dai banchi del Partito socialista). Ma l’ex premier Manuel Valls, autocandidatosi dopo una polemica uscita dal PS, non correrà con le insegne di LRM, ha precisato sempre Richard Ferrand. La…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dalla ‘capitale dei Galli’ – fondata dai Romani nel 47 A.C. – la leader del Front National condanna l’Europa, l’ultraliberismo e il fondamentalismo islamico. Arringando la folla di militanti in estasi – bandito il vessillo europeo tra le migliaia di tricolori bleu-blanc-rouge – Le Pen sfodera tutto l’armamentario frontista. A cominciare dall’attacco, durissimo, a quella…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fino a qualche mese fa, in pochi avrebbero probabilmente scommesso su di lui. Col passare del tempo – aiutato anche dagli scandali che hanno travolto il candidato della destra François Fillon e dalle tribolazioni in cui è sprofondato il Partito socialista – Macron è però diventato la personalità politica con cui dover fare i conti.…
A 39 anni Macron diventa il più giovane inquilino dell’Eliseo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contrariamente all’elezione di Donald Trump o alla Brexit, questa volta non ci sono state sorprese. I sondaggi davano Emmanuel Macron ampiamente favorito e domenica dalle urne è uscita una chiara conferma. Dalle prime proiezioni, il leader del movimento En Marche ha ottenuto una percentuale compresa tra il 65 e il 67% dei voti. Marine Le…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ex ministro dell’economia, creatore del movimento En Marche, secondo gli ultimi sondaggi (che finora c’hanno azzeccato in pieno), gode di un margine di 20 punti nei confronti della rivale nazionalista che però, forte di un risultato storico per il Front National, crede nel trionfo. “Ci sono solo 10 punticini, si può fare. Anzi, vinceremo.”, ha…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Francia, la strategia del tutti contro uno è riuscita a sbarrare la strada al Front National al secondo turno delle Elezioni regionali. Ma se domenica il partito di Marine Le Pen non è riuscito a vincere la battaglia -non ha conquistato neppure una regione- non è detto che abbia perso la guerra: il Front…
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Milano è terminata la due giorni di incontri tra i leader delle destre europee. Invitati dalla Lega Nord di Salvini i leader dei partiti di destra, tra cui Marine Le Pen e l’olandese Geert Wilders, erano tutti d’accordo nel dire no all’Europa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.