Prorogata la quarantena per entrare in Italia
L'obbligo del doppio tampone e della quarantena è stato prorogato almeno fino al 15 maggio per i viaggiatori che intendono recarsi nel Belpaese.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza che conferma per altre due settimane le misure restrittive all’entrata nel Paese che scadevano il 30 aprile.
Questo significa che le persone provenienti dall’area Schengen (lista C) – tra cui la Svizzera – dovranno esibire ai valichi doganali l’esito negativo di un test antigenico o molecolare effettuato nelle precedenti 48 ore e annunciarsi alle Asl locali di competenza per la quarantena di cinque giorni, al termine della quale è previsto un secondo tampone. Sono esonerati dall’obbligo i cittadini Ue residenti all’estero con autocertificazione che comprovi ragioni di lavoro, salute o necessità.
Nella stessa ordinanza è contenuto il divieto di entrata per i soggetti che abbiano soggiornato in India o Bangladesh nei 14 giorni precedenti.
Viene dunque ribadita la via della prudenza, malgrado la curva pandemica stia lentamente scendendo. A preoccupare sono sì le varianti, ma anche il tasso di riproduzione Rt in Francia, Germania e Svizzera, che resta relativamente alto rispetto a quello italiano (0,83). Il timore è che con un eccessivo flusso turistico, i contagi possano ripartire in maniera più marcata compromettendo la stagione estiva.
Alcuni senatori lombardi, nelle scorse settimane, avevano chiesto a Roma l’esenzione delle misure restrittive per gli svizzeri. In particolare, un ordine del giorno del deputato Matteo Bianchi (Lega) proponeva l’introduzione di una “zona franca” con spostamenti liberi per i residenti nella fascia di 20 km ai due lati del confine.
L’intento era quello di dare ossigeno all’economia frontaliera. Ma per il momento l’iniziativa non ha fatto breccia a Roma e la questione viene quindi rimandata a tempi migliori.
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 29.4.2021)
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