Si chiamano "Generazione identitaria". Sono un movimento di destra che combatte la migrazione. Si definiscono "un movimento apartitico indipendente". È nato nel Novembre 2012, e ora con una nave che si sta muovendo verso le coste libiche vogliono impedire l'arrivo di migranti in Europa.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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L’obiettivo del movimento è chiaro e lo si può leggere sul loro sito internetCollegamento esterno: gli attivisti sono “animati dall’amore verso la propria terra e dalla determinazione a salvarne, con l’azione militante, il suo popolo, la sua cultura, il suo ambiente e la sua sovranità politica”.
GID italiano è una realtà nata sulla scia della Génération Identitaire francese, ed il movimento identitario si è poi diffuso in molte altre nazioni come Svizzera, Austria, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Repubblica Ceca e Slovenia, assumendo così carattere europeo.
Via i migranti
Come detto l’obiettivo dell’organizzazione di estrema destra è quello di respingere verso la Libia i barconi carichi di migranti. Un’iniziativa criticata e controversa. Ma c’è chi la condivide e la finanzia. La cifra raccolta supera i 144mila dollari, circa 140mila franchi. Parte dei soldi arriva anche dalla Svizzera.
E tra gli attivisti un ex ufficiale dell’esercito svizzero espulso per le idee di estrema destra.
Raccolta fondi
Sul loro sito internet si può leggere questo comunicato:
“Abbiamo una nave e un’equipaggio, ma abbiamo ancora bisogno del tuo aiuto per arrivare al mare Mediterraneo! Quando saremo lì, potremo monitorare da vicino le navi delle ONG, distruggere gli anelli della catena del traffico di esseri umani affondando le barche abbandonate che si lasceranno dietro, e intervenire in caso di azioni illegali. Offriremo alla Guardia Costiera libica il nostro sostegno. La nostra presenza davanti alla costa libica renderà il mare più sicuro. In caso di segnale SOS salveremo quante più vite possibili, ma ci assicureremo che queste persone siano riportate in Africa.
Smascherando la collaborazione fra ONG e trafficanti di esseri umani e distruggendo le barche abbandonate dagli scafisti, salveremo anche quelle persone che avrebbero rischiato la morte in mare nelle settimane a venire. La nostra presenza davanti alla costa libica è necessaria per salvare l’Europa e salvare vite. Aiutaci a portare la nostra nave in mare!”
E infine i mezzi li hanno trovarti. Oltre 140mila franchi.
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