Gli anziani vengono sedati ben più sovente del necessario
Più di un ospite su tre riceve farmaci neurolettici nelle case di cura, anche quando non ne ha bisogno. E le conseguenze sono debilitanti.
Narcolettici somministrati a persone anziane che non ne avrebbero bisogno. È questo, in buona sostanza, quanto rivela uno studio effettuato dal centro di competenza Vecchiaia senza violenzaCollegamento esterno della Svizzera tedesca. Sono 619 le case di cura prese in esame nel periodo 2019-2020: ne risulta che il 37% degli ospiti riceve farmaci neurolettici, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Questo tipo di medicine viene solitamente somministrato per patologie psichiche come la schizofrenia o il disturbo bipolare. Nel caso degli anziani, il loro utilizzo verrebbe giustificato con la mancanza di tempo da dedicare alla loro cura individuale.
Come confermato dallo studio, non di rado è il personale che chiede al medico curante di prescrivere i farmaci per gestire i pazienti più difficili o aggressivi. Gli anziani risultano più calmi, ma le controindicazioni sono pesanti: letargia, incontinenza, vertigini, perdita di qualità di vita.
Di seguito l’intervista andata in onda al TG al geriatra e responsabile dell’area medica dell’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana Franco Tanzi.
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