Gli averi dei ricchi crescono, ma anche l’incertezza
Nel 2021 la ricchezza mondiale è aumentata del 9,8% rispetto al 2020 ed è concentrata nell'1% della popolazione che diventa sempre più abbiente. La Svizzera si posiziona prima nella graduatoria della ricchezza media per adulto, ma la disparità è molto alta.
La ricchezza mondiale è aumentata fortemente nel 2021, in particolare in Nord America e in Cina, grazie all’andamento positivo dei mercati azionari e alle misure di sostegno economico delle banche centrali. L’impennata dell’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e il crollo delle borse potrebbe però influire sulle tendenza del 2022.
La ricchezza globale si è attestata a 463’600 miliardi di dollari (447’100 miliardi di franchi), stando alla tredicesima edizione del Global Wealth Report pubblicato oggi da Credit Suisse ResearchCollegamento esterno. Rispetto all’anno prima si registra una progressione del 9,8% a tassi di cambio correnti. Escludendo le variazioni valutarie, l’aumento è stato del 12,7%, “il più alto tasso di crescita annuale mai registrato”, si legge nel documento.
La situazione in Svizzera
La ricchezza per adulto a livello globale è aumentata dell’8,4% a 87’489 dollari e dell’11,3% escludendo l’effetto dei cambi. La Svizzera si piazza saldamente in cima alla classifica della ricchezza media: un adulto può infatti mediamente contare su 696’604 dollari (+3%), il dato più alto a livello mondiale. Una cifra che può sembrare molto alta ma va considerato che, nella Confederazione, vi vengono inclusi anche gli averi del secondo e del terzo pilastro (qui un approfondimento per sapere cosa si intende).
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Malgrado ciò, lo studio del Credit Suisse rileva la costante ineguaglianza nella ridistribuzione di questa ricchezza. Se da una parte l’avere medio sfiora i 700’000 dollari, allo stesso tempo, la metà delle persone che vivono nella Confederazione possiede una ricchezza pari o inferiore a “soli” 168’000 dollari (la differenze tra ricchezza media e ricchezza mediana è spiegata nella tabella qui sotto).
Il Paese che ha registrato il maggiore incremento è però l’lndia con il 31% in più di ricchezza per adulto, seguita da Francia (28%), USA (23%), Italia (23%) e Canada (22%). In Austria, Svezia, Arabia Saudita, Vietnam e Israele le azioni si sono rivalutate di oltre il 30%, mentre in Romania, Repubblica Ceca e negli Emirati Arabi Uniti di oltre il 40%.
“L’analisi della ricchezza media all’interno dei Paesi e a livello globale mostra che la disuguaglianza è diminuita nel corso di questo secolo, grazie all’accelerazione della crescita nei mercati emergenti”, afferma l’economista Anthony Shorrocks, autore del rapporto.
Ricchi in aumento, ma non in Svizzera
Lo studio sottolinea inoltre che la quota dei patrimoni dell’1% più ricco del pianeta è aumentata per il secondo anno consecutivo, raggiungendo il 45,6% nel 2021 rispetto al 43,9% del 2019. Il club dei milionari (sempre in dollari) ha raccolto altri 5,2 milioni di membri (+9%), portando il totale a 62,5 milioni di persone in tutto il mondo.
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Il numero dei ultra high net worth (UHNW) cioè gli “individui con un patrimonio netto ultra elevato” – con almeno 50 milioni di dollari – è progredito del 21%, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Il loro numero è cresciuto anche in Germania (+1’750), Canada (+1’610) e Australia (+1’350). I paperoni sono invece diminuiti in Svizzera (-120), nella Regione amministrativa speciale di Hong Kong (-130), in Turchia (-330) e nel Regno Unito (- 1’130).
Differenze tra macroregioni
Tutte le regioni del mondo hanno registrato un miglioramento della ricchezza dei loro abitanti, ma il Nord America e la Cina si sono distinti. Il Nord America ha rappresentato la metà dell’aumento e la Cina un quarto per un totale del 75% dell’incremento globale. Per contro, Africa, Europa, India e America Latina rappresentano insieme appena l’11,1% della crescita della ricchezza globale. L’Europa, con l’1,5%, è stata la più bassa tra le diverse aree geografiche.
Per quanto riguarda la ricchezza delle donne, Credit Suisse Research stima che delle 26 nazioni che rappresentano il 59% della popolazione adulta mondiale, 15 Paesi, tra cui Cina, India e Germania, hanno registrato un calo del patrimonio femminile tra il 2020 e il 2021.
Qualche nube all’orizzonte
Gli esperti della banca guardano anche al futuro. La guerra in corso in Ucraina, le carenze energetiche e l’inflazione hanno ridotto notevolmente le aspettative di ricchezza per il 2022. Secondo l’Associazione svizzera dei banchieriCollegamento esterno, il volume dei patrimoni gestiti dalle banche svizzere è diminuito del 4,4% nei primi quattro mesi di quest’anno, a fronte di una crescita del 12,1% nel 2021.
Ciononostante, gli economisti del Credit Suisse prevedono comunque un aumento del 40% dei milionari entro il 2026 e un incremento della ricchezza globale di 169’000 miliardi di dollari. Questa crescita dovrebbe arrivare principalmente nelle regioni a reddito medio e basso, come Cina, India e Africa, che secondo le previsioni continueranno a espandersi al di sopra della media globale.
Il Credit Suisse, che gestisce una delle più grandi operazioni di private banking al mondo, prevede un aumento del 38% del numero di milionari svizzeri (1’591) entro il 2026. “Sebbene sia probabile che nel 2022/2023 si verifichi un’inversione di tendenza rispetto alle ricchezze del 2021, dato che diversi Paesi dovranno affrontare un rallentamento della crescita o addirittura una recessione, la nostra previsione quinquennale è che i patrimoni continueranno a crescere a livello mondiale”, afferma Nanette Hechler-Fayd’herbe, responsabile degli investimenti per la regione Europa-Medio Oriente e Africa.
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