Gli studenti svizzeri e italiani, uniti per Expo 2015
Premiati per aver progettato insieme un'app sui temi legati all'esposizione universale
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Expo 2015: studenti svizzeri e italiani insieme
A impreziosire la situazione ci si è messo un arcobaleno, comparso in una serata piovosa sopra i tetti del Palazzo Svizzero di Milano, ma il resto lo hanno fatto i volti un po’ tesi, ma bellissimi e curiosi dei ragazzi premiati per il concorso “Italia e Svizzera verso Expo: imparare, sviluppare e diffondere” che ha visto scuole secondarie elvetiche e italiane chiamate, sotto il patrocinio di Padiglione Svizzero, Ministero dell’Istruzione italiano e Ambasciata di Svizzera, a progettare una app che muovesse le coscienze sui temi di Expo e facesse da acceleratore alla loro voglia di apprendere i temi della manifestazione universale con linguaggi atipici rispetto al metodo di studio classico.
Una serata, una cena insieme, una visita al sito di Rho che delle scuole è il regno, ma soprattutto tanta voglia di dare un messaggio chiaro, di dire al mondo “Per dare cibo a tutti noi ci siamo e confini non ne abbiamo”. Fra le scuole premiate un liceo di Agrigento, ma anche un istituto di design di Aarau, la capitale dell’Argovia, la cui app gioca su un semplice concetto, difficile da risolvere, ma urgente da divulgare.
Nel 2050 saremo 9 miliardi e sulla terra non c’è cibo per tutti. Un tema sviluppato con mano, stile e curiosità, ma anche un modo di capire e diffondere il messaggio di Expo 2015 senza passare da polverosi libri e imparando a velocità moltiplicata il tema centrale dell’Esposizione. Fare una app, insomma, è una figata, come direbbero i ragazzi e i professori stanno al gioco. La scuola cambia e loro con lei. Ciò che più solleva quindi, e il centro fatto da Italia e Svizzera, è vedere come i ragazzi abbiano centrato il messaggio di expo e lo divulghino correttamente, oltre le deviazioni di percorso delle multinazionali del food, forse un po’ troppo coinvolte in Expo Milano 2015.
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