Governo, restano distanti le posizioni tra M5S e Lega
È iniziato oggi il secondo giro di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo.
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tvsvizzera/web/spal con RSI (TG del 12.4.2018)
Le posizioni tra i partiti, in particolare Lega e Cinque Stelle, restano distanti ma Sergio Mattarella intende approfondire i possibili ambiti di intesa tra le forze politiche prima di decidere l’assegnazione di un mandato che potrebbe però essere solo esplorativo, in perfetto stile “Prima Repubblica”.
In mattinata il centro-destra, tra cui i tre leader Salvini, Berlusconi e Meloni, si è presentato unito all’incontro con il capo dello Stato, a differenza del precedente appuntamento. A simboleggiare l’intenzione di restare compatti anche all’interno del futuro esecutivo, che per Matteo Salvini dovrà essere forte e di lunga durata con un premier indicato dalla Lega.
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“Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento” emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe “disattesa”, ha detto il segretario del Carroccio, alludendo alle preclusioni grilline nei confronti di Forza Italia.
Da parte sua Luigi Di Maio in serata ha sostenuto che la Lega “deve prendersi le sue responsabilità perché sta dicendo o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura”. E ha chiesto a Berlusconi di fare “un passo di lato”.
Sempre alla finestra invece il Pd, dilaniato al suo interno sull’eventualità di appoggiare un gabinetto del M5S e che ormai sta precipitando verso il nuovo congresso in cui i renziani vogliono tornare in sella dopo la disfatta del 4 marzo.
Intanto però c’è da registrare l’intesa Salvini-Di Maio sulla commissione speciale della Camera che dovrà traghettare il paese in questa delicata transizione e che sarà presieduta dal leghista Molteni.
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