In risposta ai dazi europei, l'azienda costruttrice di motociclette Harley-Davidson prevede di spostare parte della produzione delle sue moto fuori dagli Stati Uniti. Sorpreso Donald Trump.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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La casa motociclistica stima che ognuna delle sue moto costerà in media 2200 dollari in più con l’Ue che ha aumentato dal 6% al 21% i dazi sull’import.
Nei prossimi 18 mesi Harley-Davidson aumenterà la produzione nei suoi impianti internazionali, che sono in Australia, Brasile, India e Thailandia.
Il produttore stima che i dazi peseranno per 90-100 milioni di dollari l’anno, una cifra che la società non intende scaricare sui consumatori. ”Aumentare la produzione internazionale per alleviare l’effetto dei dazi Ue non è la soluzione preferita dalla società, ma rappresenta l’unica opzione perseguibile per rendere le moto accessibili ai consumatori in Ue”, si legge in una nota di Harley.
Trump sorpreso
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Surprised that Harley-Davidson, of all companies, would be the first to wave the White Flag. I fought hard for them and ultimately they will not pay tariffs selling into the E.U., which has hurt us badly on trade, down $151 Billion. Taxes just a Harley excuse – be patient! #MAGACollegamento esterno
Il presidente Donald Trump si dice “sorpreso” che la “Harley-Davidson, di tutte le società, è la prima ad alzare bandiera bianca”, dopo la decisione di spostare parte della produzione fuori dagli Usa per arginare i dazi decisi dall’Ue come ritorsione contro le tariffe americane. “Ho lottato duramente per loro e alla fine non pagheranno le tariffe vendendo nell’Ue, che ci ha colpiti duramente sul commercio”, ha cinguettato il presidente.
La guerra dei dazi
Venerdì scorso sono entrati in vigore, come annunciato, i dazi applicati dall’Unione europea sulle importazioni di prodotti statunitensi come contromisura all’aumento delle tariffe americane sulle importazioni dall’Europa di acciaio e alluminio. Inoltre il presidente Donald Trump pensa di imporre dazi al 20% sull’import di auto costruite in Europa.
Le misure europee hanno un valore complessivo di 2,8 miliardi e colpiscono i jeans, il bourbon, scarpe da ginnastica, i cereali, il burro d’arachidi e le moto. Un lungo elenco che va a colpire marchi simbolo Usa come Levi’s, Nike, All Stars, Kellogg’s e Harley Davidson.
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