In vista delle elezioni federali che si svolgeranno il 22 ottobre, i Verdi hanno lanciato la loro campagna elettorale dalla città di Berna.
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Keystone-ATS/TVS-tins
Al centro dei lavori dell’assemblea, la crescente preoccupazione per il repentino cambiamento climatico e il lancio della cosiddetta “iniziativa solare”. “Se non facciamo niente, presto nulla sarà più come prima”: con queste parole il presidente dei Verdi Balthasar Glättli si è rivolto ai delegati. Ha poi enunciato tre fatti che lo hanno particolarmente colpito quest’anno: il mese di luglio più caldo dall’inizio delle misurazioni, il ritiro dei ghiacci in Antartide e la temperatura elevata delle acque superficiali del Nord Atlantico.
“Ci troviamo dinanzi a un cambiamento fondamentale”, ha proseguito Glättli. Nel 2023, i Verdi intendono aprire un nuovo capitolo: un’economia ecologica al posto del capitalismo fossile, una coabitazione armoniosa invece dello sfruttamento dell’uomo e della natura, nonché giustizia al posto della legge del più forte.
Per dare un nome a questo cambiamento, ci vogliono “coraggio, forza e convinzione”. Perché le sfide sono immense, ha sottolineato l’ecologista. I Verdi si battono per un futuro vivibile, ha continuato il presidente del partito ecologista. “Non vogliamo gestire la catastrofe, ma organizzare il cambiamento”, ha concluso lo zurighese.
Iniziativa solare
Nell’assemblea odierna, delegati e delegate hanno inoltre deciso di lanciare la cosiddetta “iniziativa solare”. La consigliera nazionale ginevrina Delphine Klopfenstein Broggini ha sottolineato l'”enorme potenziale dell’energia solare”, ancora poco sfruttato in Svizzera. “I nostri edifici offrono da soli una superficie sufficiente a coprire tutto il nostro fabbisogno”, ha dichiarato. L’obiettivo è quello di sfruttare “finalmente” questo potenziale, indicano i Verdi sul loro sito web.
Il testo mira a inserire nella Costituzione l’obbligo di utilizzare tutte le superfici idonee per la produzione di energia rinnovabile. Si applicherebbe a tutti i nuovi edifici, alle grandi trasformazioni e alle ristrutturazioni dei tetti.
Entrerebbe in vigore un anno dopo l’accettazione in votazione popolare. Per gli edifici esistenti è previsto un periodo di transizione di 15 anni. Questo periodo verrebbe esteso fino al 2050 per evitare troppi casi di rigore.
In un altro settore, la Svizzera fatica a integrare le persone in situazione di handicap. I Verdi hanno quindi deciso di sostenere l’iniziativa popolare “Per l’uguaglianza delle persone con disabilità (Iniziativa per l’inclusione)”. La proposta di modifica costituzionale promossa dalle organizzazioni di persone con handicap chiede di garantire l’uguaglianza, l’autodeterminazione e la partecipazione dei disabili alla vita politica, sociale ed economica.
“Ciascuna persona deve avere gli stessi diritti di partecipare alla vita sociale in maniera autonoma”, ha affermato Tobias Fankhauser, candidato di Basilea Campagna al Consiglio nazionale.
Tra le organizzazioni che sostengono l’iniziativa figurano l’organizzazione di tutela delle persone con disabilità, Agile.ch, e Inclusion Handicap. A queste si aggiungono la Federazione svizzera dei sordi, Amnesty International Svizzera, la Fondazione per la democrazia diretta e l’associazione di lingua tedesca Tatkraft.
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