Il Governo non dà concessioni sulla riesportazione di materiale bellico svizzero
L'argomento continua ad essere caldo e, dopo una certa apertura mostrata dal Parlamento, il Consiglio federale ribadisce invece la propria posizione di neutralità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
No a qualsiasi esportazione di materiale bellico di produzione elvetica da parte di Paesi terzi. È quanto ha confermato oggi il Consiglio federale, ribadendo di voler continuare con la prassi attuale, basata sulla legge in materia e sulla lunga tradizione in campo umanitario della Svizzera in quanto Stato neutrale.
In Parlamento si è discusso del tema, ricorda l’Esecutivo in una nota, aggiungendo che continuerà a seguire il dibattito alle Camere e si pronuncerà nuovamente, se necessario, nel quadro del suo parere sulle iniziative parlamentari. Nel corso dell’ultima sessione, infatti, la Camera alta ha confermato il proprio sostegno alla linea del Governo, mentre la Camera bassa ha invece mostrato – sotto determinate condizioni – apertura nei confronti della riesportazione.
Sottolinea inoltre che neutralità non significa indifferenza nei confronti dell’aggressione russa in Ucraina. In più occasioni Berna ha condannato con fermezza l’aggressione chiedendo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dall’intero territorio ucraino, prosegue il Governo, aggiungendo che la Svizzera riprende inoltre le sanzioni dell’Unione europea.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all’industria bellica.
Consiglio federale e Amministrazione hanno pertanto respinto le richieste giunte negli ultimi 12 mesi da Germania, Danimarca e Spagna per il trasferimento di materiale bellico di provenienza elvetica all’Ucraina facendo leva sul relativo articolo di legge (22a capoverso 2 lettera a della legge sul materiale bellico, LMB). Le richieste non sono infatti autorizzate se il Paese destinatario è implicato in un conflitto armato interno o internazionale, come nel caso di Russia e Ucraina.
Nella sua nota, il Consiglio federale ricorda che, nel quadro della revisione della LMB, aveva espresso la volontà di mantenere il margine di manovra di questo articolo, poi abrogato dalla revisione, e che la sua posizione rimane la medesima.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La nuova ambasciatrice Ucraina: “Berna autorizzi l’invio di armi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appello della nuova ambasciatrice ucraina a Berna ai e alle parlamentari elvetiche, che la prossima settimana discuteranno la questione delle armi.
Dall’annessione russa della Crimea nel 2014 la Svizzera ha pure applicato il diritto di neutralità alle relazioni con la Russia e l’Ucraina. Questo approccio è rimasto invariato anche in seguito all’aggressione militare russa. In virtù della quinta Convenzione dell’Aia del 1907, nelle esportazioni di armi va rispettato il principio della parità di trattamento, rileva l’Esecutivo.
Come stabilito dall’articolo 2a dell’Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina, dal 23 novembre 2022 è inoltre in vigore un embargo generale sugli armamenti nei confronti di Russia e Ucraina.
Il Consiglio federale ha tuttavia dichiarato che rimane possibile fornire materiale bellico ad aziende europee produttrici di armi; si tratta infatti di una tipologia di esportazioni compatibile con il diritto di neutralità.
In Svizzera una persona su dieci investe in criptovalute
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'11% delle persone in Svizzera investe in criptovalute. Piuttosto che per scopi lucrativi, le contrattazioni nascono tuttavia per pura curiosità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Destinato a custodire le scorie radioattive per migliaia di anni, e tenuto conto dei pericoli per la popolazione e per l'ambiente, il progetto di un deposito geologico profondo a Stadel (ZH) dovrebbe essere sottoposto anche al giudizio del popolo.
Ignazio Cassis non vuole la prima classe per i funzionari della Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
I viaggi dei e delle funzionarie del DFAE hanno l'obbligo di viaggiare in economy dal primo settembre. Eccezioni sono possibili, ma sono sottoposte a previa autorizzazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'elettorato della città sulla Limmat è chiamato a esprimersi sull'uso del linguaggio inclusivo nei testi dell'amministrazione municipale.
In Italia 200’000 bambini sono in situazione di povertà alimentare
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Italia 200'000 bambini tra zero e cinque anni di età vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni.
Grande solidarietà per la popolazione di Brienz, che entro domenica dovrà lasciare le sue case
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli abitanti di Brienz che si sono annunciati al Comune di Albula/Alvra hanno trovato una sistemazione. Anche le aziende agricole stanno evacuando animali e foraggio.
Usa: ai repubblicani maggioranza Camera di 218 seggi, media
Questo contenuto è stato pubblicato al
I repubblicani hanno ottenuto una maggioranza di 218 seggi su 435 alla Camera dei rappresentanti degli Usa, contro i 208 conquistati da democratici, ampliando la maggioranza che avevano nella scorsa legislatura e ottenendo così il controllo completo sul Congresso.
Vasta operazione contro il commercio online illecito a Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Visto il forte aumento di ordini su piattaforme online estere, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato nell'agglomerato di Zurigo. Sono stati scoperti farmaci non ammessi, marchi contraffatti e armi.
Preferire gli svizzeri nell’amministrazione federale? È contrario all’accordo con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tranne che per alcune funzioni legate alla sicurezza o alla giustizia, introdurre una preferenza per le candidate e i candidati svizzeri ai posti dell'amministrazione federale sarebbe contrario all'Accordo sulla libera circolazione delle persone.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Bocciata dal Consiglio degli Stati la mozione che voleva permettere la riesportazione verso l'Ucraina di materiale bellico acquistato in Svizzera.
La nuova ambasciatrice Ucraina: “Berna autorizzi l’invio di armi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appello della nuova ambasciatrice ucraina a Berna ai e alle parlamentari elvetiche, che la prossima settimana discuteranno la questione delle armi.
Riesportare materiale bellico elvetico in Ucraina: lo chiede un senatore UDC
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non dovrebbe bloccare i Paesi che vogliono aiutare con armi e munizioni l'Ucraina: ne è convinto il democentrista Werner Salzmann.
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all'industria bellica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La richiesta di diversi Paesi di rivendere le armi di fabbricazione elvetica all’Ucraina ha aperto un dibattito politico, giuridico e storico.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.