L’Italia sta vivendo una crisi del grano, non solo a causa della guerra in Ucraina, ma anche per via del gran caldo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
È iniziata in questi giorni la mietitura del grano in Italia e si sente la crisi, causata non solo dalla guerra in Ucraina, ma anche dal gran caldo che sta colpendo tutta l’Europa: “La mietitura, purtroppo, sta andando male. Le rese sono molto basse e i costi di produzione sono raddoppiati”, racconta ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera Italiana RSI Nicola Siena, titolare di un’azienda agricola nel Tavoliere delle Puglia, il “granaio d’Italia”.
Pessimista anche Marino Pilati, direttore di Coldiretti PugliaCollegamento esterno, associazione mantello che rappresenta oltre 50’000 aziende agricole regionali: “Le prospettive non sono delle più serene. C’è stata una diminuzione della produzione di circa il 30%”. Una situazione che porta gli agricoltori a lavorare nell’incertezza.
Contenuto esterno
Anche l’Unione europea è intervenuta a fronte della crisi nelle esportazioni di grano da Ucraina e Russia: a fine marzo ha concesso una deroga, aumentando le superfici coltivabili. Per l’Italia si tratta di 200’000 ettari in più. “Per me è una cosa abbastanza controproducente”, afferma però Nicola Siena. “Aumentando le superfici, aumentano i rischi aziendali. Dobbiamo investire ancora di più, ma guadagniamo ancora di meno perché le rese sono basse”.
Umberto Sacco, imprenditore e presidente della Borsa del Grano di Foggia, sfata però un luogo comune: “Per quanto riguarda il grano duro [usato per la produzione della pasta, ndr], il problema dell’Ucraina e della Russia ha un impatto quasi nullo perché l’Italia storicamente importa piccolissime quantità di grano da questi Paesi. Noi importiamo da Australia, Canada, Stati Uniti e da Paesi della comunità europea”.
Il grano, però, fa parte di un sistema mondiale e, a causa della guerra, diversi stati sono a caccia di nuovi fornitori. Si apre una nuova fase, di nuova concorrenza, e ora bisogna capire se e quali conseguenze ci saranno per l’Italia.
In Svizzera, per ora, nessuna preoccupazione
“Quello che avviene in Ucraina non tocca minimamente il nostro Paese”, spiegava lo scorso mese di marzo Massimo Turani, presidente della Società mastri-panettieri-pasticceri-confettieri. La Svizzera, spiegava, si autosostiene e le importazioni rappresentano una minima parte del grano consumato nel Paese. Per queste importazioni, inoltre, si affida ad Austria, Germania e Canada. Anche la Confederazione, però, deve fare i conti con una produzione ridotta a causa della siccità che ha caratterizzato i primi mesi dell’anno.
Il Tribunale penale federale multa Trafigura per corruzione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato venerdÌ il colosso del trading di petrolio Trafigura al pagamento di una multa di 3 milioni di franchi per aver corrotto il CEO di una compagnia petrolifera angolana.
Karin Keller-Sutter: “La Confederazione è una macchina di sovvenzioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione è una macchina di distribuzione di sovvenzioni a vari attori del paese: lo afferma la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
UBS, Sergio Ermotti ribadisce il “no” a requisiti patrimoniali più severi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti si è nuovamente espresso contro l'idea di richiedere alla banca una dotazione di capitale maggiore.
Mancano fondi, il terzo tentativo di recupero della nave “Säntis” non si farà
Questo contenuto è stato pubblicato al
È fallito ancor prima di iniziare il terzo tentativo di recupero del piroscafo "Säntis", il cui relitto giace sul fondo del Lago di Costanza dal 1933.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Di fronte alle varie critiche mossele, la "ministra" della difesa Viola Amherd tenta, forse per l'ultima volta prima della sua partenza a fine marzo, di ripristinare l'immagine delle forze armate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quello appena trascorso è stato un mese particolarmente mite. Con una temperatura superiore alla media pluriennale di 1,2 °C, Lugano ha registrato il nono mese di gennaio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni nel 1864.
Barometro KOF oltre alle attese, segnali di ripresa per l’economia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Segnali di ripresa per l'economia svizzera: è l'indicazione che emerge dal barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), salito in gennaio oltre le attese.
Il CEO di Roche ha guadagnato 10 milioni in un anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Roche ha pagato 10,0 milioni di franchi nel 2024 al Ceo Thomas Schinecker, al suo primo esercizio completo alla testa del colosso farmaceutico renano: nel 2023 aveva incassato 9,6 milioni, dopo essere entrato in carica in marzo.
Commercio al dettaglio, aumentano le vendite in dicembre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dicembre positivo per i negozi stanziali e online svizzeri, che hanno visto le loro vendite beneficiare di un incremento - corretto per spurgare gli effetti dei differenti giorni di attività e festivi - dell'1,1% rispetto allo stesso mese del 2023.
Previste meno richieste di asilo nel 2025 in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per l'anno corrente, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) prevede una diminuzione delle nuove domande di asilo di quasi il 15% a 24 mila unità (-4 mila rispetto al 2024).
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi di certe materie sono schizzati verso l'alto, le forniture estere sono a rischio e continua l'afflusso di profughi ucraini che scappano dalle bombe russe.
La Svizzera e il lucroso affare delle materie prime minacciato dal conflitto ucraino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le sanzioni contro la Russia si ripercuotono sul commercio delle materie prime che in Svizzera ha uno dei suoi centri nevralgici a livello mondiale ed è fonte di floride attività.
Il commercio di materie prime messo in difficoltà dalla guerra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quella luganese, una delle principali piazze al mondo per il commercio dell'acciaio, sta affrontando le conseguenze della guerra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La guerra in Ucraina sta facendo sentire i suoi effetti sull’economia di mezza Europa, anche per quanto riguarda il settore alimentare.
Il Pil crescerà meno ma segnali positivi sul mercato del lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il conflitto in Ucraina penalizza la ripresa del post-pandemia. Ma alcune aziende progettano massicce assunzioni.
Partecipa alla discussione!