Il giorno dopo il via libera della Camera dei Comuni il governo britannico ha illustrato in dodici punti, contenuti nelle 77 pagine del Libro Bianco, la sua strategia negoziale con cui intende procedere nella separazione con l’Europa, decretata dalle urne lo scorso mese di giugno.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 2.2.2017)
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Il ministro per la Brexit David Davis ha ribadito che Londra riprenderà il controllo delle sue leggi e in particolare di quelle sull’immigrazione. Confermata la linea, annunciata dalla stessa premier Theresa May in un recente discorso alla Lancaster House, di proseguire verso un divorzio perentorio (“hard Brexit”) con l’Ue, con un’unica correzione, quella di garantire i diritti dei cittadini europei già residenti nel Regno Unito. Londra “non ha nessuna intenzione di buttarli fuori”, ha sottolineato il ministro conservatore che ha anche delineato un nuovo sistema di controlli all’immigrazione che sarà implementato in modo graduale per non penalizzare eccessivamente le imprese britanniche.
L’obiettivo dell’esecutivo, ha continuato David Davis, è quello di “raggiungere con l’Unione un accordo di separazione che sia di mutuo beneficio” e “abbia successo politicamente ed economicamente”.
Restano sullo sfondo i termini perentori e ravvicinati per l’uscita dal mercato unico, che dovrebbero essere mitigati da intese di libero scambio e commerciali con i paesi dell’Ue. Questo poiché il Regno Unito non desidera che vi sia “un regime di transizione senza fine”.
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