Il mondo alberghiero dice addio a Roberto Wirth
Addio a Roberto E. Wirth, storico albergatore svizzero proprietario dell'Hotel Hassler a Piazza Trinità dei Monti, a Roma. Aveva 72 anni.
Appartenente alla quinta generazione di una famiglia di albergatori svizzeri, Roberto Wirth, è morto a 72 anni. Sordo profondo dalla nascita, Wirth ha sempre avuto un sogno fin da quando era bambino: gestire in assoluta autonomia un hotel e diventare un grande albergatore.
Con la sua tenacia, tenendo sempre a mente il suo obiettivo, l’albergatore di origini elvetiche è riuscito a far diventare il suo Hassler, a Trinità dei Monti a Roma, un’icona dell’hotellerie a livello mondiale. L’Hassler è sempre stata la sua passione e la sua casa.
Con il suo motto ‘Never give up’ (non mollare mai), poi, è riuscito nel corso degli anni ad espandere e sviluppare l’azienda di famiglia e ad ampliare il suo portfolio: Il Palazzetto, Parco del Principe in Toscana, Borgo Bastia Creti in Umbria e Hotel Vannucci a Città della Pieve. ‘I miei 5 gioielli’, questi erano e saranno per sempre per il sig. Wirth.
La sua educazione e le sue esperienze formative a Milano, alla Scuola alberghiera di Stresa ed infine alla Cornell University sono state le basi del grande uomo e imprenditore. Brillante, attento, lungimirante non ha mai smesso di impegnarsi in prima persona sia per la sua città di Roma, dove come presidente dell’Associazione di via Sistina-via F. Crispi si è sempre battuto per la riqualificazione e il decoro del centro storico, che per la sua Onlus Cabss.
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