Il Nobel per la letteratura torna in Africa, premiato Gurnah
Il Premio Nobel per la Letteratura se lo è aggiudicato quest'anno Abdulrazak Gurnah, conosciuto soprattutto per i suoi romanzi Paradise, Desertion e By the Sea.
L’Accademia di Svezia ha spiegato di aver scelto il romanziere tanzaniano “per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel golfo tra culture e continenti”.
L’esilio
Gurnah, che risiede nel Regno Unito e scrive in inglese, è nato nel 1948 nell’isola di Zanzibar ed è arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni ’60. Appartenendo infatti al gruppo etnico discriminato sotto il regime del presidente Adeid Karume, è stato costretto a 18 anni, dopo aver terminato la scuola, a lasciare la sua famiglia e a fuggire dalla neonata Repubblica di Tanzania. Solo nel 1984 gli è stato possibile tornare a Zanzibar dove ha potuto rivedere suo padre poco prima della morte.
Lo scrittore 73enne è stato, fino al suo recente ritiro dall’attività lavorativa, professore di letteratura inglese e postcoloniale presso l’Università del Kent a Canterbury, dove si è dedicato principalmente a scrittori come Wole Soyinka, Ngũgĩ wa Thiong’o e Salman Rushdie. È autore di dieci romanzi e di una serie di racconti, tutti attraversati dalla questione del rifugiato e nei quali ha stravolto la prospettiva coloniale per evidenziare quella delle popolazioni indigene.
Gurnah ha iniziato a scrivere a 21 anni in esilio, in inglese, e anche se lo swahili era la sua prima lingua, l’inglese è diventata la sua lingua letteraria. Ha debuttato nel 1987 con Memory of Departure. La poesia araba e persiana, in particolare le Mille e una notte, sono state per Gurnah una fonte antica e significativa, così come le sure del Corano. Ma la tradizione della lingua inglese, da Shakespeare a V. S. Naipaul, ha segnato il suo lavoro.
Quinto africano premiato
I suoi romanzi più famosi sono ‘Paradise’, che è stato selezionato sia per il Booker che per il Whitbread Prize, Desertion e By the Sea, che è stato a sua volta selezionato per il Booker e per il Los Angeles Times Book Award (sono stati tradotti e pubblicati in Italiano, per Garzanti, ‘Il Disertore’ nel 2006 e ‘Paradiso’ nel 2007).
È solo il quinto scrittore africano a vincere il Nobel, dopo il nigeriano Wole Soyinka nel 1986, l’egiziano Nagib Mahfuz nel 1988, e i sudafricani Nadine Gordimer (1991) e J.M. Coetzee (2003).
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.