Le due camere del Parlamento elvetico sono d'accordo sulla necessità di ridefinire il reato di stupro: la nuova formulazione si basa sul rifiuto di un rapporto sessuale, tenendo conto dello stato di shock della vittima.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La commissione giuridica del Consiglio nazionale (CAG-N) concorda con il Consiglio degli Stati sulla definizione di stupro. La nuova formulazione dovrebbe basarsi su un rifiuto di un rapporto sessuale, tenendo conto dello stato di shock, si legge in una nota dei servizi parlamentari.
L’attuale definizione di violenza carnale è superata. Tuttavia, le Camere hanno difficoltà a trovare un accordo sulla portata della revisione. I “senatori” si sono inizialmente espressi a favore di un rifiuto, ovvero della soluzione “no significa no”. I deputati che siedono al Nazionale preferiscono invece l’opzione del consenso, “solo un sì è un sì”.
All’inizio di marzo, i “senatori” hanno tacitamente adottato una terza formulazione. Basata sul rifiuto, menziona esplicitamente lo stato di shock o “freezing”. Questa soluzione copre la situazione in cui il rifiuto non può essere espresso e permette di superare lo stallo attuale. La Commissione giuridica del Consiglio nazionale ha approvato questa ridefinizione con 14 voti favorevoli, 2 contrari e 9 astensioni.
Accordo sulla pena minima di un anno
La commissione si è anche accordata con il Consiglio degli Stati sulla pena minima di un anno per lo stupro coatto con 13 voti contro 11, hanno dichiarato venerdì i servizi parlamentari. In merito alla questione dell’età della vittima per la prescrizione dei reati di aggressione sessuale, ha deciso di lasciarla a 12 anni.
La CAG-N resta in ogni caso irremovibile sul fatto che in futuro debba essere sanzionato anche l’adescamento online di fanciulli a scopo di abuso sessuale da parte di una persona adulta (cybergrooming).
Il disegno di legge dovrebbe essere finalizzato durante la sessione estiva. Con questa revisione, il Consiglio federale intende adeguare il diritto penale sui reati sessuali agli sviluppi degli ultimi anni. I reati violenti e sessuali, di cui sono vittime soprattutto donne e bambini, dovranno essere puniti più severamente in futuro.
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