Il più grande impianto solare della Svizzera è previsto a Berna
L'ambizioso progetto nascerà di fianco all'aeroporto regionale di Berna-Belp e dovrebbe produrre 35 gigawattora annui.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
Nell’area dell’aeroporto regionale di Berna-Belp potrebbe sorgere il più grande impianto fotovoltaico in campo aperto della Svizzera: a promuoverlo sono il gruppo energetico BKW e Flughafen Bern, la società che gestisce lo scalo.
I pannelli solari verranno posati su una superficie di 25 ettari nell’area a sud-ovest della pista, spiega BKW in un comunicato odierno. La produzione annuale di elettricità dovrebbe attestarsi a 35 gigawattora, sufficiente per coprire il fabbisogno di 15’000 economie domestiche, con una quota di energia prodotta in inverno pari al 30%.
Lo studio di fattibilità dell’iniziativa “BelpmoosSolar” – questo il suo nome – è già stato realizzato. Ora comincia la fase di progettazione e di domanda delle autorizzazioni. In ossequio alla strategia energetica della Confederazione, i promotori sono convinti di poter procedere rapidamente, in collaborazione anche con la città di Berna, proprietaria dei terreni dell’aeroporto, e con il cantone. I costi di investimento sono stimati a 30 milioni di franchi.
“Il progetto non promette solo energia prodotta in modo sostenibile: è anche un’opportunità per la natura, perché in parte dell’area aeroportuale vengono creati nuovi habitat, abbandonando le coltivazioni”, si legge nella nota. Complessivamente il territorio sarà così utilizzato tre volte: dall’aviazione, che è l’attività sempre di base dell’aeroporto, dal comparto produzione energia, nonché dal segmento agricoltura-ecologia.
Berna non è il primo scalo a utilizzare il proprio terreno per generare energia solare: l’aeroporto di Vienna dispone già di un impianto di dimensioni simili.
Ermotti sulla sua retribuzione milionaria, “Conosco il valore dei soldi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sergio Ermotti torna sulla retribuzione di 14 milioni di franchi incassata nel 2023 per nove mesi di lavoro alla testa di UBS.
Venticinque anni fa il millennium bug, tanto fumo e poco arrosto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Venticinque anni fa il mondo si preparava a una catastrofe informatica. L'idea che i computer potessero bloccarsi al momento del passaggio fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000 mise in allarme il pianeta.
Il franco svizzero sarà una moneta forte pure nel 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il franco svizzero, porto sicuro per eccellenza fra le valute mondiali, dovrebbe continuare a essere ricercato anche l'anno prossimo a fronte dell'incertezza politica.
Un nuovo tipo di reattore nucleare verrà testato in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Istituto Paul Scherrer vuole sperimentare una nuova tecnologia per produrre energia con l’”Onion Core”. Il progetto solleva interrogativi non solo tra gli ecologisti.
Ignazio Cassis, la Svizzera si è abituata a benessere e sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consigliere federale Ignazio Cassis, parlando delle attuali sfide geopolitiche e del ruolo del nostro Paese, ha detto che in Svizzera non si tiene ancora sufficientemente conto della situazione globale del mondo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Diversi film elvetici hanno superato quest'anno la soglia delle 100'000 entrate nel mondo. "Le procès du chien" è la pellicola elvetica più commercializzata internazionalmente nel 2024.
Migliaia di firme false per l’iniziativa per l’approvvigionamento medico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ben 3626 firme a corredo dell'iniziativa popolare "Sì alla sicurezza dell'approvvigionamento medico" sono risultate false.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella lista delle 'parole del 2024', pubblicata venerdì in Svezia, diversi sono prese dall'inglese ma una in particolare viene dall'emiliano: 'umarell'.
“Fu suicidio”, archiviata l’inchiesta a Teheran per la morte di una diplomatica svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'inchiesta sulla morte di una diplomatica svizzera in Iran nel 2021 è stata archiviata: lo ha confermato il Ministero pubblico della Confederazione.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.