Da Hollywood a Washington il movimento #MeToo è passato al contrattacco: "Time's Up", il tempo è scaduto, è il nome dell'iniziativa che ha raccolto le adesioni di 330 potenti donne della mecca del cinema per combattere l'epidemia di aggressioni sessuali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Sulla scia delle accuse all’ex boss di Miramax Harvey Weinstein, attrici, registe, agenti, avvocatesse ed executive dell’entertainement hanno creato un fondo da 13 milioni di dollari per aiutare donne meno privilegiate di loro a proteggersi dalle molestie e dai contraccolpi di una denuncia. L’iniziativa include una richiesta alle dive che domenica prossima parteciperanno ai Golden Globes di utilizzare il red carpet per vestirsi di nero: “Che sia un momento di solidarietà, non una sfilata di moda”, ha detto Eva Longoria, una delle vip del gruppo.
Celebrità
Le celebrità, che includono attrici come Reese Witherspoon, America Ferrera, Ashley Judd e Natalie Portman, ma anche la produttrice Shonda Rhimes, Tina Tchen, che fu capo dello staff di Michelle Obama e Maria Eitel, co-presidente di Nike Foundation e una esperta di “corporate responsability”, hanno firmato una lettera aperta pubblicata sul New York Times e sul giornale di lingua spagnola La Opinion: “Le donne non devono più combattere per farsi largo, salire nei ranghi o semplicemente per essere ascoltate e riconosciute in luoghi di lavoro dominati dagli uomini deve finire. È ora di dire basta a questo impenetrabile monopolio”, scrivono le vip respingendo le critiche fatte al movimento #MeToo di essere distante dai problemi di chi le molestie le ha subite in fabbrica, in un hotel, negli ospedali o nei campi.
Time’s Up, il tempo è scaduto
Time’s Up non ha leader ma si articola in gruppi di lavoro, uno dei quali, guidato dalla professoressa di diritto Anita Hill è incaricato di creare un manuale anti-molestie nello show business. La Hill negli anni Novanta diventò il simbolo del sexual harassment quando le sue accuse non riuscirono a bloccare la nomina del giudice Clarence Thomas alla Corte Suprema.
Intanto a Washington l’avvocatessa Gloria Allred sta raccogliendo fondi per finanziare l’azione legale di una donna, Summer Zervos, che accusa il presidente Donald Trump di molestie, mentre il gruppo American Bridge 21st Century Foundation sta considerano un fondo per incastrare sullo stesso soggetto politici repubblicani.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
#MeToo persona dell’anno secondo Time
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con la copertina di fine anno, l’autorevole testata ha così voluto rendere omaggio alle donne (“silence breakers”) che “hanno rotto il silenzio” nel mondo dello spettacolo, della politica, dei media e più in generale sul lavoro. Una valanga che si è ingrossata di giorno in giorno dopo le rivelazioni riguardanti il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scandalo è esploso dopo un’inchiesta del New York Times da cui emergono dettagli di molestie sessuali ai danni di dipendenti, attrici, modelle, perpetrate nel corso di tre decenni, oltre ad almeno otto patteggiamenti con accusatrici. Non che fosse del tutto un mistero (alcune accusatrici avevano già parlato e denunciato), il fatto è che questa volta il…
Direttore d’orchestra svizzero accusato di molestie
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il direttore d’orchestra svizzero Charles Dutoit è accusato di aver aggredito sessualmente, tra il 1985 e il 2010, tre cantanti d’opera e una musicista. Gli episodi sarebbero avvenuti in varie città degli Stati Uniti, dove più di un’orchestra ha già revocato gli ingaggi a Dutroit. Le orchestre sinfoniche di San Francisco, Boston e Sidney hanno…
Uno “sportello anti-molestie” per il Parlamento svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
I membri del parlamento svizzero (uomini e donne) vittime di molestie sessuali potranno rivolgersi a partire da gennaio a una struttura indipendente specializzata. La decisione è stata presa dalla Delegazione amministrativa dell’Assemblea federale (DA) che “condanna con forza le molestie sessuali in tutte le loro forme” e lancia un appello alla lotta contro questo fenomeno.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Proprio con questa serie Netflix ha fatto la sua fortuna, rivoluzionando il modo di vedere la televisione. Nei giorni scorsi otto dipendenti di ‘House of Cards’ avevano parlato con la Cnn di un clima “tossico’ creato dalle avance del divo nei confronti di giovani dello staff. Attualmente il sito di streaming sta valutando con la…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il domenicale non ha fatto nomi, ma ci ha pensato il popolare tabloid di destra Mail on Sunday a rivelare che il sottosegretario al Commercio internazionale Mark Garnier avrebbe inviato la sua segretaria ad acquistare giocattoli sessuali in un sexy shop, oltre a fare alcuni apprezzamenti molto volgari su di lei. È stata avviata un’inchiesta…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La violenza domestica resta uno degli ambiti prioritari di valenza della legge e su questo aspetto la direttrice del Dipartimento di giustizia e polizia intende rafforzare la tutela delle donne oggetto di violenze attraverso condizioni restrittive all’archiviazione dei procedimenti e un miglioramento degli strumenti di comunicazione tra organi inquirenti, in particolare sistema giudiziario e polizia.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 2016 si è distinto per un calo del 4,1% dei reati al Codice penale. La diminuzione più sensibile riguarda i furti che hanno fatto segnare un -11% rispetto al 2015. Il trend positivo prosegue dal 2009 quando nella Confederazione si contavano 201 furti al giorno, contro 127 l’anno scorso. L’evoluzione è analoga per la…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Di sessismo non si parla soltanto negli Stati Uniti e di DOnald Trump. In Svizzera centinaia di donne hanno infatti denunciato le molestie sessuali subite. Alla protesta, che assume rilievo in particolar modo sui social media, partecipano comuni cittadine, attiviste, e anche alcune deputate a Palazzo federale. Una protesta e una vicenda ha fatto le…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli Stati Uniti, le molestie sessuali, vere e presunte, di Donald Trump continuano a dominare la corsa verso la Casa Bianca. Nelle scorse ore, altre due donne sono uscite allo scoperto accusando il candidato repubblicano, che da parte sua, denuncia di essere vittima di un complotto mediatico internazionale. “Sono soltanto menzogne. Non c’è alcuna prova…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.