50 anni fa a Londra nasceva il bancomat
Il bancomat compie 50 anni. La rivoluzione tecnologica per il settore bancario veniva presentata a Londra. Da allora ha conquistato tutto il mondo. Oggi questi sportelli digitali soffrono la concorrenza delle carte di credito. Ma c’è ancora chi punta sui bancomat: sono in arrivo quelli dell’ultima generazione con schermi da 19 pollici, facili da utilizzare come smartphone o tablet. E permetteranno anche di dialogare con un operatore.
Inizialmente è passato quasi inosservato, ma con il tempo ha conquistato il favore dei clienti. Oltre a dispensare i soldi, impara anche a fare i pagamenti: è una rivoluzione per le banche e per la posta. Queste macchine hanno, infatti, il pregio o difetto di fare tutto da sole. Il compito di schiere di contabili, che dietro le quinte garantivano il servizio pagamenti, si è quindi esaurito.
Nuova generazione in arrivo
Il primo apparecchio di nuova generazione del costruttore americano NCR sarà operativo da martedì presso la filiale di Ebikon (Canton Lucerna) della Banca cantonale lucernese. In un comunicato odierno si parla di un passo da gigante nell’evoluzione dei bancomat: i grandi schermi offriranno un netto miglioramento, in particolare per i clienti anziani. Sarà inoltre possibile preparare un prelevamento con un’applicazione sul proprio telefonino, per poi avvicinare semplicemente all’apparecchio un codice QR e sbrigare la pendenza in pochi secondi.
In Svizzera ogni anno vengono prelevati 2.7 miliardi di franchi
Oltre alla facilità di utilizzo i progettisti hanno posto in primo luogo la sicurezza. Diversi accorgimenti renderanno molto più difficili le frodi: ad esempio il vetro presenterà un filtro che non permetterà di leggere i dati da una posizione laterale e una telecamera permetterà inoltre al cliente di controllare costantemente cosa avviene dietro di sé.
I nuovi bancomat non serviranno comunque solo a prelevare: si potrà eseguire altre operazioni bancarie, come aprire un conto, attraverso l’identificazione video e la firma su uno schermo tattile. Sarà anche possibile attivare una videochiamata con un consulente, ricorrendo magari anche ad auricolari, affinché si possa godere di una certa discrezione.
Un po’ di crisi a causa delle carte di credito
I bancomat iniziano però a risentire della concorrenza delle carte di credito. Da un paio d’anni il numero di prelievi ai distributori automatici di banconote elvetici ha infatti iniziato a scendere. Secondo la Banca nazionale svizzera (BNS), il numero di prelievi ai bancomat elvetici si è attestato a 11 milioni nel dicembre 2016. Tale dato è in leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (11,17 milioni). In calo anche l’ammontare totale dei prelievi, passato da 2,743 a 2,735 miliardi di franchi.
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