La Divina Commedia in 100 illustrazioni di Dalí
Sono esposte nella Svizzera italiana le xilografie con le quali il pittore e scultore spagnolo Salvador Dalí illustrò settant'anni fa la Divina Commedia di Dante Alighieri. La mostra alla Fondazione Majid di Ascona è aperta fino al 30 dicembre. La Radiotelevisione svizzera RSI ce ne propone una piccola anteprima.
Nel 1950, con l’approssimarsi del 700° anniversario della nascita del padre della nostra lingua (1965), l’Istituto poligrafico dello Stato italiano commissionò a Salvador Dalí l’illustrazione di un’edizione speciale della Divina Commedia. Il fatto che l’opera fosse stata affidata a un artista non italiano sollevò un polverone, al punto che l’Istituto revocò l’incarico. Ma la pubblicazione passò a una casa editrice.
Ne nacquero dunque cento incisioni su legno -poi stampate su carta, acquarellate e autografate- opera del più celebre e visionario rappresentante del surrealismo. Cento tavole come i canti della Commedia -33 ciascuno per Inferno, Purgatorio e Paradiso più un’introduzione- in ognuna delle quali Dalí pone al centro un personaggio o un evento particolarmente significativo del canto e ne dà una rappresentazione onirica e dissacrante.
Rappresentano “il viaggio che Dalì, non Dante, percorre nel più grande capolavoro della letteratura italiana”, chiarisce il curatore Mario Mazzoleni, il quale nel servizio RSI , mette in evidenza come nell’opera emergano tutta l’iconografia surrealista e i simboli della psicanalisi, tecnica dalla quale Dalì era fortemente attratto.
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