La settimana in Svizzera
Promozione della bicicletta che, ora che ha compiuto 200 anni, potrebbe essere iscritta nella Costituzione federale e il via libera al contributo di 25’000 franchi (50’000 franchi alle coppie) alle persone disposte a trasferirsi nel piccolo comune montano di Albinen (VS) sono due delle notizie che hanno fatto discutere in Svizzera. La cronaca riporta anche l’avvio del processo al miliardario zurighese Urs Schwarzenbach, accusato di aver importato illegalmente opere d’arte per 130 milioni di franchi. Mentre sale la polemica sul miliardo di coesione promesso da Berna a Bruxelles per favorire l’integrazione dei paesi dell’Est Europa.
Gli abitanti del piccolo comune montano di Albinen hanno dato il via libera al generoso contributo a tutti coloro che vorranno trasferirsi e prendere casa sul territorio della località vallesana. La misura, di cui hanno parlato i media di mezzo mondo, è stata decisa per contrastare l’inesorabile calo demofrafico che aveva portato recentemente alla chiusura della scuola comunale.
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In Svizzera l’uso della bicicletta potrà avere una tutela costituzionale. Lo ha stabilito la Camera alta (Consiglio degli Stati) che, pur non aderendo al testo dell’iniziativa popolare promossa da 26 associazioni e partiti sul tema, sostiene il controprogetto del governo che va nella stessa direzione di incentivare l’impiego di questo mezzo ecologico e la realizzazione di piste ciclabili.
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È iniziato ed è stato subito sospeso il processo a carico del ricco miliardario zurighese Urs Schwarzenbach. Sull’arco di diversi anni avrebbe introdotto illegalmente in Svizzera opere d’arte per un valore complessivo di almeno 130 milioni di franchi. Un vizio procedurale riguardfante un testimone ne sta ritardando la celebrazione.
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Sta salendo di intensità la polemica sul miliardo di coesione promesso la scorsa settimana dalla Confederazione all’Ue per favorire l’integrazione dei nuovi paesi-membri dell’Est Europa. per l’UDC, partito di destra ostile all’Ue bisogna sottoporre il contributo elvetico di 1,3 milioni di franchi al giudizio delle urne popolari.
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