La settimana in Svizzera
Il responsabile della diplomazia svizzera Ignazio Cassis è convinto che l'Onu ostacoli l'integrazione dei palestinesi che vivono nei campi in Giordania a Libano. Una notizia che arriva nel giorno dell'annuncio che lo storico Giornale del Popolo chiude i battenti. Intanto in Svizzera si tema la volontà di Ergodan di offrire corsi di lingua, religione e cultura turca nella Confederazione, mentre tre esponenti del Consiglio centrale islamico sono sotto processo a Bellinzona con l'accusa di propaganda a favore del terrorismo. Ma c'è anche un po' da sorridere: un ragazzo travestito da supereroe viene malmenato e fermato dalla polizia a Lugano perché dissimulava il volto.
Gli aiuti dell’Agenzia dell’ONU per i rifugiati ostacolano l’integrazione dei palestinesi, che ormai da anni vivono nei campi in Giordania e Libano. Lo ha affermato il consigliere federale Ignazio Cassis al termine di un viaggio nella regione. Fintanto che i palestinesi vivranno in campi profughi, continueranno a sperare un giorno di rientrare in patria. Ma questo non è realistico
Il Giornale del Popolo di Lugano, appartenente alla Curia luganese, chiude i battenti. L’annuncio scioccante è arrivato giovedì. Per mancanza di liquidità la società ha depositato i bilanci lasciando a piedi una trentina di persone.
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Nell’ambito di un programma educativo ad ampia scala, lo Stato turco vuole offrire dei corsi di lingua, religione e cultura turca in Svizzera. I nuovi corsi non hanno nulla a che vedere con quelli di “lingua e cultura d’origine” (Lco) che già ora si tengono per i figli di immigrati, inquadrati nell’offerta scolastica svizzera e che sottostanno al controllo dei cantoni.
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Tre dirigenti del Consiglio centrale islamico della Svizzera sotto processo al Tribunale penale federale di Bellinzona con l’accusa di propaganda a favore del terrorismo. Il presidente del Consiglio Nicolas Blancho, il responsabile della comunicazione Qaasim Illi – entrambi 34enni svizzeri convertiti all’Islam – e il 26enne “produttore culturale” dell’organizzazione Naim Cherni, un tedesco residente a Berna, devono rispondere dell’accusa di aver violato la legge federale che vieta i gruppi terroristici al-Qaida e Stato islamico nonché le organizzazioni associate.
Sembra uno scherzo ma non lo è. Due ragazzi di Lugano sono stati fermati dalla polizia perché uno di essi dissimulava il volto con una maschera del suo supereroe preferito: “Stavamo camminando verso la macchina e abbiamo sentito le sirene. Per ridere ho detto al mio amico: ‘Guarda che ti stanno venendo a prendere'”. I due si recavano alla prima di “Deadpool” al Palacinema di Locarno.
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