La televisione svizzera per l’Italia

In Ticino la prostituzione è in crisi

foto sotto il ginocchio di donna con scarpe con il tacco e la piattaforma in un locale a luci rosse
Il settore è stato messo in ginocchio dalla crisi pandemica Keystone / Ennio Leanza

Non ci sono mai stati così pochi locali erotici in Ticino: 250 ragazze esercitano regolarmente la prostituzione in otto locali e 16 appartamenti.

La diminuzione dei numeri della prostituzione legale in Ticino preoccupa ZonaprotettaCollegamento esterno, secondo quanto dichiarato dall’operatrice Vincenza Guernaccia ai microfoni della RSI: “Rischia di creare un sottobosco e forme di sfruttamento. Le persone non sapendo dove lavorare possono affidarsi a individui o essere implicate in situazioni che possono esporle a rischi”.

Lo sfruttamento è un rischio che corrono maggiormente le persone più vulnerabili, come per esempio chi fugge da una guerra (oggi dall’Ucraina). “Ci sono diverse situazioni di sfruttamento. Una giovane donna che proviene da una situazione difficile può venire illusa da qualcuno che le promette un lavoro in Svizzera e poi si ritrova a prostituirsi è una di queste”, aggiunge Guernaccia.

Nessuna segnalazione, però, è ancora giunta alla sezione Teseu della Polizia cantonale, che si occupa anche di prostituzione. “La situazione, comunque, viene monitorata”, fa sapere il capo di Teseu, Gianluca Calà Lesina. “È finalizzata alla prevenzione affinché questi reati possano essere denunciati tempestivamente e eventualmente individuati da parte dell’attività di perseguimento penale”.

C’è un monitoraggio anche da parte di Zonaprotetta: “Allo stato attuale noi non abbiamo segnali di questo tipo però non è che se non le vediamo vuol dire che non esistono”.

Contenuto esterno

Il quadro attuale

Le nazionalità più rappresentate tra chi svolge il mestiere sono quella italiana e quella rumena. Questo perché da quando è entrata in vigore la legge cantonale sulla prostituzione nel 2020, “ha accesso a questa professione solo chi ha diritto di lavorare in Svizzera, quindi chi ha un permesso valido, chi risiede in Svizzera oppure chi richiede di poterlo fare con una notifica”, spiega Calà. Ad oggi, prosegue, non è stato ricevuto nessun annuncio da parte di chi possiede un permesso speciale S (attualmente accordato ai profughi ucraini), che fa parte dei documenti necessari previsti dalla legge per poter esercitare nell’ambito della prostituzione.

La storia della prostituzione in Ticino

L’esercizio di questo mestiere è legale nel cantone italofono dal 1941. Fino al 2001, quando è stata varata ed entrata in vigore una legge cantonale ad hoc, c’è stata una situazione di libertà quasi totale, molte lavoratrici del sesso operavano in maniera illegale e i disagi all’ordine pubblico erano frequenti. La normativa entrata in vigore nel 2001 vieta la prostituzione nei luoghi pubblici, ma la permette in posti espressamente designati a questo scopo.

Nei primi anni del 2000 il fatturato della prostituzione in Ticino era stimato a 150 milioni di franchi annui. Il settore ha poi risentito della crisi economica, passando ai 70 milioni nel 2009.  Se oggi il numero di locali è ai minimi storici, l’espansione è comunque stata forte negli ultimi 20 anni: nel 2001 si contavano 18 postriboli, diventati poi 35 nell’arco di soli 7 anni. Nel 2008 erano circa 70 gli appartamenti adibiti alla prostituzione e 26 gli esercizi pubblici.

Sempre i primi anni 2000 sono stati l’età dell’oro per questo mestiere a sud delle Alpi: centinaia di ragazze provenienti dall’est Europa (ex Jugoslavia, Moldavia, Romania, Lituania), hanno preso il posto delle sudamericane, che inizialmente rappresentavano la maggioranza delle professioniste.

Con gli anni l’esercizio del mestiere si è spostato sempre di più dai locali a luci rosse (che però non sono scomparsi del tutto) agli appartamenti. Anche in questo caso, il tutto è regolamentato dalla legge e va richiesta una licenza edilizia per adibire i locali a questo scopo. La maggioranza delle ragazze si autogestiscono e sono in regola.

Attualità

bitcoin

Altri sviluppi

In Svizzera una persona su dieci investe in criptovalute

Questo contenuto è stato pubblicato al L'11% delle persone in Svizzera investe in criptovalute. Piuttosto che per scopi lucrativi, le contrattazioni nascono tuttavia per pura curiosità.

Di più In Svizzera una persona su dieci investe in criptovalute
progetto di costruzione

Altri sviluppi

Scorie radioattive, il popolo deve pronunciarsi

Questo contenuto è stato pubblicato al Destinato a custodire le scorie radioattive per migliaia di anni, e tenuto conto dei pericoli per la popolazione e per l'ambiente, il progetto di un deposito geologico profondo a Stadel (ZH) dovrebbe essere sottoposto anche al giudizio del popolo.

Di più Scorie radioattive, il popolo deve pronunciarsi
uso dell'asterisco inclusivo in un posteggio

Altri sviluppi

A Zurigo si vota sull’asterisco

Questo contenuto è stato pubblicato al L'elettorato della città sulla Limmat è chiamato a esprimersi sull'uso del linguaggio inclusivo nei testi dell'amministrazione municipale.

Di più A Zurigo si vota sull’asterisco
aula parlamento

Altri sviluppi

Usa: ai repubblicani maggioranza Camera di 218 seggi, media

Questo contenuto è stato pubblicato al I repubblicani hanno ottenuto una maggioranza di 218 seggi su 435 alla Camera dei rappresentanti degli Usa, contro i 208 conquistati da democratici, ampliando la maggioranza che avevano nella scorsa legislatura e ottenendo così il controllo completo sul Congresso.

Di più Usa: ai repubblicani maggioranza Camera di 218 seggi, media
Merce

Altri sviluppi

Vasta operazione contro il commercio online illecito a Zurigo

Questo contenuto è stato pubblicato al Visto il forte aumento di ordini su piattaforme online estere, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato nell'agglomerato di Zurigo. Sono stati scoperti farmaci non ammessi, marchi contraffatti e armi.

Di più Vasta operazione contro il commercio online illecito a Zurigo
cupol palazzo federale

Altri sviluppi

Preferire gli svizzeri nell’amministrazione federale? È contrario all’accordo con l’UE

Questo contenuto è stato pubblicato al Tranne che per alcune funzioni legate alla sicurezza o alla giustizia, introdurre una preferenza per le candidate e i candidati svizzeri ai posti dell'amministrazione federale sarebbe contrario all'Accordo sulla libera circolazione delle persone.

Di più Preferire gli svizzeri nell’amministrazione federale? È contrario all’accordo con l’UE

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR