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Inflazione, i sindacati rivendicano aumenti salariali del 5%

Il 16 settembre i sindacati si mobiliteranno per rivendicare aumenti salariali.
Il 16 settembre i sindacati si mobiliteranno per rivendicare aumenti salariali. Keystone / Martial Trezzini

L’Unione sindacale svizzera (USS) ha chiesto aumenti salariali del 5% per il prossimo anno per consentire alle famiglie di far fronte alla crescita dell’inflazione, dei canoni di locazione e dei premi delle assicurazioni sanitarie obbligatorie.

Le organizzazioni aderenti all’USS hanno criticato la chiusura dei datori di lavoro nelle trattative salariali per il 2024 in corso a Berna, nonostante la congiuntura economica favorevole, in merito alla compensazione dell’inflazione.

I loro margini ancora una volta elevati, è stato sostenuto, vengono utilizzati solo per aumentare ulteriormente stipendi molto alti e bonus e per versare cospicui dividendi agli azionisti e alle azioniste.

+ Salari in picchiata nel 2022.

I lavoratori a basso e medio reddito, ha precisato Daniel Lampart, capo economista dell’associazione, hanno visto diminuire i loro stipendi reali mentre le 50’000 persone che guadagnano di più (con un reddito di almeno 300’000 franchi) hanno beneficiato di un aumento delle remunerazioni e dei dividendi.

Al giorno d’oggi – ha aggiunto il rappresentante sindacale – ben più di 4’000 persone ricevono un salario superiore a un milione, cioè quasi tre volte in più di 20 anni fa. Una situazione difficilmente giustificabile considerato che, se non verranno introdotti correttivi, nel 2024 una coppia con due bambini disporrà di circa 3’000 franchi in meno in termini reali rispetto al 2020.

I rilievi dell’USS non risparmiano il mondo politico: Governo federale e parlamento sono infatti accusati di non voler alleviare l’onere che grava sulla popolazione attiva e insistono nel portare avanti piani di austerità.

“Si potrebbe pensare che siamo nel bel mezzo di una crisi economica, ma non è così”, ha dichiarato il presidente dell’USS Pierre-Yves Maillard, secondo cui “i soldi ci sono, la Svizzera grazie alle sue lavoratrici e lavoratori produce una quantità di ricchezza sempre maggiore, ma la distribuzione è più ineguale che mai.”

A giudizio dei sindacati è quindi necessaria una “vera svolta” con aumenti generalizzati dei salari dell’ordine del 5% e misure concrete contro la progressione degli affitti e dei premi dell’assicurazione malattia.

In merito alle e ai giovani che hanno completato un apprendistato l’USS chiede remunerazioni di almeno 5’000 franchi al mese e che l’indicazione delle compensazioni del rincaro siano contenute nei contratti collettivi di lavoro.

Per evitare il quarto anno consecutivo di riduzione dei salari reali l’USS si mobiliterà il prossimo 16 settembre con una grande manifestazione che si terrà a Berna.

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