I rappresentanti delle due città hanno sottoscritto martedì un'intesa per aprire un dialogo diretto tra le due realtà, in particolare per quanto concerne i trasporti.
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tvsvizzera.it/mar
Genova è da sempre considerata il porto della Svizzera nel Mediterraneo. Non è un caso che fu proprio a Genova che nel 1799 venne aperto il secondo Consolato generale di Svizzera (dopo quello di Bordeaux l’anno precedente) e che fu sempre nella città ligure che nel 1919 venne fondata la Camera di commercio svizzera per l’Italia (trasferita poi a Milano nel 1931).
Per secoli, Genova ha rivestito un’importanza economica primordiale per la Confederazione. Un’importanza però scemata negli ultimi 50 anni, con l’affermarsi dei porti del Nord dell’Europa.
Con l’apertura della nuova linea ferroviaria di base del San Gottardo, il lustro del passato potrebbe presto tornare a splendere di nuovo. È in ogni caso l’intenzione dei sindaci di LuganoCollegamento esterno e di GenovaCollegamento esterno. Incontratisi martedì a Palazzo Tursi in presenza degli ambasciatori Marco Del Panta (Italia) e Giancarlo Kessler (Svizzera), Marco Borradori e Marco Bucci hanno sottoscritto un accordo di partenariato che “mira ad aprire un dialogo diretto fra le due città”, si legge sul sito della Città di Genova.
Accorciare i tempi
Nell’intesa si insiste soprattutto sul completamento a sud della linea del San Gottardo “in tempi non biblici”, ha dichiarato alla Radiotelevisione svizzera il sindaco di Lugano Borradori. Per il momento, la Confederazione si è data come termine il 2050, mentre da più parti viene chiesto di ultimare i lavori al più tardi nel 2030.
Con il completamento di Alptransit a sud di Lugano e con la realizzazione del Terzo Valico Genova-Milano, si porrebbero due tasselli decisivi nella concretizzazione del corridoio Genova-Rotterdam, “tun’opera su cui entrambi i paesi puntano molto per dare ulteriore impulso al traffico delle merci e al settore della logistica”.
Nel corso dell’incontro a Palazzo Tursi si sono gettate le basi anche per il prossimo Forum di dialogo tra Italia e Svizzera, il quinto, che si svolgerà per la prima volta a Genova nell’aprile 2019.
“È una giornata importante per un accordo importante, perché logistica e shipping sono tra i vettori di sviluppo per la nostra città, così come l’alta tecnologia e il turismo – ha detto il sindaco di Genova, citato dall’Ansa. Con questo accordo abbiamo intenzione di sviluppare ulteriormente le nostre attività in tal senso e soprattutto, mediante il Terzo Valico, di costruire un asse di trasporto che sarà il fiore all’occhiello dell’Europa del Sud”.
“C’è un fil rouge ovviamente, che è quello dei trasporti – gli ha fatto eco il suo omologo Marco Borradori. Sappiamo che Genova vuole sfruttare le potenzialità del suo porto e per questo occorre un collegamento con il Nord Europa, ovvero le cosiddette trasversali alpine, che hanno molti pregi ma un unico difetto, quello di fermarsi a Lugano”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il sindaco ticinese – è arrivare al confine, e, grazie alla forza di Genova e dell’Italia, potremo accorciare i tempi”.
Oltre al settore dei trasporti, il Patto di collaborazione mira anche a rafforzare la cooperazione tra le due città “nei settori del turismo, della ricerca e della tecnologia, dell’innovazione e dell’ingegneria”. La sottoscrizione dell’intesa – ha sottolineato Borradori – “ci consente di trasformare le alleanze di intenti in progetti concreti, a beneficio delle rispettive comunità”.
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