C'è un museo, nel cuore di New York, che sfugge un po' agli itinerari turistici ma merita una visita. Racconta ed espone l'affascinante mondo dell'arte himalaiana e lo dirige uno svizzero, Jorrit Britschgi. Lo abbiamo incontrato.
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Claudio Moschin, New York
Il Rubin Museum of ArtCollegamento esterno di New York è tra i più originali e affascinanti della città. Comprende centinaia di opere, spesso preziose e antiche, provenienti principalmente da Tibet, Nepal e Bhutan, ma anche dalla Cina e dall’India.
Con le sue mostre a tema, accoglie migliaia di visitatori ogni anno e attribuisce grande importanza all’interazione con il suo pubblico.
Ma quando e perché lo svizzero Jorrit Britschgi è stato chiamato a guidare il Rubin? Ci facciamo raccontare questo ed altro, mentre ci accompagna attraverso le sale del suo museo.
Sposato, due figlie piccole, Jorrit Britschgi è nato nel Canton Obvaldo. È stato per sette anni, fino al 2016, curatore del dipartimento di pittura indiana al Museo Rietberg di Zurigo.
La sua passione per l’arte asiatica è nata quand’era ragazzo, osservando una collezione d’arte di conoscenti dei suoi genitori. Si è poi avvicinato alle culture asiatiche nel corso di alcuni viaggi e attraverso lo studio del mandarino.
Al Rubin Museum of Art è stato inizialmente curatore. Da ottobre 2017 è direttore esecutivo.
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