Come era stato anticipato dai media gli scorsi giorni il procuratore generale dello Stato spagnolo Juan Manuel Maza ha chiesto l'incriminazione del presidente catalano Carles Puigdemont e dei suoi ministri, della presidente del parlamento regionale Carme Forcadell e dei membri dell’ufficio presidenziale per "ribellione" e "sedizione".
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 30.10.2017)
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Sparito per alcune ore il leader catalano è ricomparso nel primo pomeriggio in Belgio, paese al quale intende chiedere asilo politico insieme a cinque suoi stretti collaboratori.
In proposito il premier belga Charles Michel ha precisato che l’ipotesi di esaminare la richiesta di asilo in favore del rappresentante catalano, su cui si erano spesi i nazionalisti fiamminghi, “non è assolutamente all’ordine del giorno”.
La fuga di Carles Puigdemont, hanno riferito fonti del ministro dell’interno spagnolo, non “preoccupa” e al momento non sono previste misure restrittive nei suoi confronti.
Intanto ai dirigenti catalani è stato intimato di non riprendere la loro attività negli edifici governativi in seguito al commissariamento della regione decretato sabato scorso da Madrid che ha destituito Puigdemont e il suo governo, ha sciolto il parlamento e indetto nuove elezioni per il 21 dicembre.
Alla consultazione elettorale potrà “teoricamente” partecipare anche il presidente destituito, ha precisato il ministro degli esteri Alfonso Dastis, “se non si troverà in carcere”. In ogni caso il suo partito ha già fatto sapere che sarà in campo per l’appuntamento elettorale di dicembre.
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