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La tragedia del Mottarone e la sicurezza delle funivie

La cabina precipitata
Come vengono effettuate le manutenzioni delle funivie in Svizzera? Keystone

Serrande abbassate e 14 minuti di silenzio oggi a mezzogiorno. Uno per ognuna delle vittima dell'incidente avvenuto ieri con la caduta di una cabina della funivia. Si è svegliata cosi Stresa il giorno dopo la tragedia del Mottarone.

I piloni che portano alla vetta sono avvolti da una nebbia spettrale. E avvolta in un telo grigio si è presentata oggi anche la cabina, accartocciata sugli alberi in cui si è arenata dopo la ventina di metri di volo.

Questa mattina, sulle sponde del Lago Maggiore in cui si è verificato il sinistro, è arrivato anche il ministro italiano delle infrastrutture Enrico Giovannini. Una toccata e fuga, la sua, per dare un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime e al bambino di 5 anni – unico superstite – che, pur essendo cosciente, versa ancora in condizioni gravi. A salvarlo dalla sorte toccata ai familiari potrebbe essere proprio l’abbraccio del padre, deceduto.

L’inchiesta farà luce sui problemi tecnici

Oltre alla rottura del cavo, l’inchiesta della Procura di Verbania per omicidio colposo plurimo e disastro colposo dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina precipitata dalla funivia dello Stresa-Mottarone. “Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema”, ha detto il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini: “La rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato”. La mancata attivazione del freno, ha spiegato, “ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno”.

Gli ultimi accertamenti dei cavi sono stati fatti nel novembre 2020. Il 3 maggio scorso, poi, la manutenzione e il controllo delle centraline di frenatura, quelle che non hanno funzionato. Per ora risposte non ci sono anche se a Stresa le chiedono, per un incidente che, come ha detto la stessa procuratrice non sembra, però, soltanto fatalità. 

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La sicurezza degli impianti in Svizzera

In cosa consistono però le norme di sicurezza delle funivie, che sono le stesse in tutti i Paesi europei, Svizzera compresa? Lo spiega nel servizio sottostante il Direttore delle Funivie Svizzere Berno Stoffel.

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Come viene effettuata la manutenzione da questa parte del confine

L’incidente avvenuto ieri sul Mottarone, mette in dubbio la sicurezza dell’impianto. Tragico il bilancio della tragedia, 14 vittime, con l’unico superstite, un bambino, tuttora in pericolo. Come vengono effettuate le manutenzioni nella Svizzera italiana e soprattutto possiamo sentirci sicuri quando saliamo su un impianto di risalita?

La risposta è sì, anche perché – statistiche alla mano – gli impianti di risalita restano uno dei mezzi più sicuri per i milioni di persone che ogni anno li utilizzano. Quanto successo sul Mottarone, per Luca Müller, attuale direttore operativo degli impianti di Carì, con un’ ampia esperienza visto che per 30 anni ha gestito anche la stazione sciistica di Airolo, è  una tragedia, ma resta un caso isolato in Europa. Ecco il servizio del Quotidiano.

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Tvsvizzera.it/Ma.Mi./agenzie con RSI (TG e Quotidiano del 24.05.2021)

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