Harvey ora flagella la Louisiana
Dopo cinque giorni di devastazioni l'uragano Harvey continua a minacciare il sud-est degli Stati Uniti. Epicentro delle piogge battenti e delle inondazioni è ora Louisiana, già flagellata nel 2005 da Katrina, ma sono in allarme anche l’Arkansas, il Tennessee e il Missouri mentre fortunatamente il maltempo ha offerto una tregua a Houston, dove è tornato il sereno.
Nella quarta città degli Stati Uniti sono state salvate dalle acque 9’000 persone in un’operazione di soccorso che non è ancora terminata e gli sfollati, oltre 30’000, sono stati dirottati in 230 centri d’accoglienza al limite delle loro capacità.
Ci sono rischi di nuove inondazioni, ma meno catastrofiche di quelle che hanno colpito il Texas meridionale negli scorsi giorni. Harvey è infatti destinato ad indebolirsi e ad essere declassato da tempesta a depressione tropicale.
Intanto il bilancio dei morti accertati è salito a 30, secondo quanto riferisce il New York Times, ma è inevitabilmente destinato a peggiorare alla luce dell’alto numero di dispersi. Continuano nel frattempo le donazioni da parte delle grandi aziende (anche la Disney) e delle star (ultima l’attrice Sandra Bullock con 1 milione di dollari).
Non si placano intanto le polemiche sull’arrivo ieri del presidente Trump in Texas, che nel suo intervento non sembra essersi occupato troppo delle vittime e non ha saputo suscitare particolari emozioni. E ai più non sono sfuggite le discusse calzature della First Lady, partita dalla Casa Bianca con tacchi a spillo cambiati all’ultimo momento con scarpe da ginnastica.
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