La bottega dove è sempre Natale
Giuseppe e Maria, titolari de 'La Stele' a Milano, creano e restaurano tutto l'anno presepi artigianali per devoti e collezionisti
Può capitare di entrare, per curiosità, nella bottega di presepi artigianali più antica di Milano, che da più di cento anni sforna ogni giorno statuine di pastori e re magi, mucche e asini di formato spesso gigante, e migliaia di Gesù Bambino di tutte le dimensioni. Ebbene, se si varca la soglia di questa bottega, succede anche di conoscere i due artigiani e proprietari: lui Giuseppe, lei Maria. E non è uno scherzo.
La bottega-laboratorio si chiama La Stele ed è l’ultimo baluardo di una tradizione che si perde nelle notte dei tempi. Qui si può trovare tutto quanto serve per comporre un presepe, di qualsiasi stile o provenienza: il muschio giusto, le pecorelle, gli animali da cortile, i cestini di frutta e verdura in miniatura, le luci per dare l’impressione del fuoco che arde o l’alba che sorge. E si trovano soprattutto migliaia, anzi decine di migliaia di miniature, in gesso e cartapesta soprattutto, ma anche in legno, terracotta vestita o plastica (quest’ultima per i puristi del presepe è un’eresia, ma i costi delle miniature sono più abbordabili).
Un vero “antro” dove, per 365 giorni, è ricreata senza sosta la poesia del Natale. Un luogo dove si cerca anche di salvare e tramandare una manualità che rischia altrimenti di scomparire. Giuseppe e Maria infatti, che lavorano uno di fronte all’altro in mezzo ad attrezzi, pennelli, barattoli, spatole e ricambi, qui riproducono anche i personaggi dei presepi lombardi dell’Ottocento, in gesso, con materiali e colori del tempo.
In più, si occupano di restauro: dalle statuette del nonno o di famiglia che hanno perso qualche braccio o si sono decolorate, alle antiche statue dei presepi delle chiese o dei conventi, che con il tempo si deteriorano, perdono smalto oppure si sbrecciano quando sono riposte male. Con un lavoro certosino, riportano dunque ogni cosa all’antico splendore, e sempre in tempo per le feste natalizie. Perché qui anche a giugno, luglio e agosto, Giuseppe e Maria ricreano la magia del presepe, anche se quando fuori ci sono 40 gradi e in bottega va il condizionatore. Insomma, da loro è sempre Natale.
Claudio Moschin
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