La campagna in centro a Milano
La storia di Francesco Bossi e di Cascina Gaggioli
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Cascina Gaggioli
Milano nasconde dei tesori di incredibile valore. A poche centinaia di metri dal centro cittadino, in via Selvanesco, si può entrare in un mondo agreste straordinario.
Sono 20 minuti da piazza del Duomo. Nelle vicinanze di Piazzale AbbiategrassoCollegamento esterno, nella zona sud della città, c’è uno scorcio di campagna lombarda tutto da scoprire, con un piccolo gruppo di agricoltori milanesi orgogliosi di produrre cibo sano per la metropoli lombarda.
Siamo andati a trovare Francesco Bossi, agricoltore milanese, a Cascina GaggioliCollegamento esterno.
La famiglia di Francesco gestisce da due generazioni la cascina che è molto nota a Milano perché produce, dal 1997, con la tecnica dell’agricoltura biologica. Riso e allevamento di bestiame sono i prodotti di punta della Cascina.
Francesco è entusiasta del proprio lavoro. Lo si percepisce da come lo racconta e da come ci porta a spasso per i campi per farci visitare le sue produzioni biologiche. La Cascina Gaggioli, oggi di proprietà di una società immobiliare, è stata ricostruita a metà dell’800.
L’impianto originario è certamente più antico. Nel 1200 tutta l’area di Selvanesco, in cui sorge la Cascina, era di proprietà dei Torriani. Per agevolare le coltivazioni e renderle più redditizie, i Signori della famiglia milanese fecero costruire il canale Ticinello, ancora oggi utilizzato a questo scopo.
La pianta è quadrata e intorno al nucleo abitativo centrale ci sono le stalle, i fienili e gli alloggi dei contadini, ora traformati in agriturismo. La famiglia Bossi gestisce la cascina dal 1948. Il padre, Mino, viveva in Porta Ticinese e da generazioni la sua famiglia era impiegata nell’orticoltura. Oggi Francesco, affiancato dai fratelli Paolo e Giuditta, e al giovane figlio di lei Lorenzo, studente di agraria, gestiscono l’azienda Agricola.
Francesco ci spiega i principi dell’agricoltura biologica, basati sulla rotazione delle semine e sul non utilizzo assoluto di chimica di sintesi. Sia per la concimazione, che per i diserbanti e gli insetticidi.
La rotazione tra le colture ha permesso il passaggio dalla monocoltura di riso e mais, praticata fino ad allora, alla pluralità di colture attualmente presenti in azienda, quali riso di qualità Carnaroli, mais Maranello da polenta, frumento, orzo, pisello proteico, loietto da fieno e prati che, da soli, coprono circa un quinto delle terre della Cascina.
Ogni anno le colture si succedono nei vari appezzamenti di terreno, senza mai ripetersi.
In questo modo si stimola al meglio la fertilità del terreno, se ne migliora la struttura e si combattono, in modo naturale, le erbe infestanti.
Il risultato di questo processo sono prodotti sani e genuini che si possono acquistare nella bottega della Cascina. Oltre al riso biologico, uno dei vanti della produzione dei fratelli Bossi, è possibile trovare carni dell’allevamento bovino biologico.
Ma alla “Gaggioli” si va anche per stare all’aria aperta, passeggiare a bordo dei campi o lungo i filari dei pioppi, in un oasi di tranquillità immersa in un meraviglioso ambiente naturale, a pochi chilometri da piazza del Duomo, come ci racconta, con orgoglio, Francesco Bossi agricoltore milanese da generazioni.
Antonio Pacor
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