Cessate il fuoco, divieto di usare armi nucleari e rispetto della sovranità di ogni Paese. Sono alcuni dei 12 punti del piano presentato venerdì da Pechino, a un anno esatto dall’inizio dell’offensiva russa, nel tentativo di porre fine al conflitto armato in Ucraina.
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Nel documento si preme per una soluzione politica alla crisi ucraina, sottolineando che il dialogo “è l’unico modo per risolvere” la questione: le parti “dovrebbero promuovere gradualmente l’allentamento della situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale”.
Pechino, si legge ancora nel documento, si oppone “a qualsiasi sanzione unilaterale non autorizzata dalle Nazioni Unite” e “allo sviluppo e all’uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi Paese e in qualsiasi circostanza”.
Infine, la Cina sollecita il cessate il fuoco e la fine dei combattimenti in Ucraina perché la guerra “non prevede vincitori”, invitando “a mantenere razionalità e moderazione”, ad evitare che la crisi si aggravi o vada fuori controllo e “a sostenere Russia e Ucraina affinché si incontrino” e riprendano “il dialogo diretto non appena possibile”. Nel frattempo, l’invito “ad astenersi dall’attaccare civili e strutture civili”, in particolare quelle atomiche.
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