Secondo la consigliera federale Karin Keller-Sutter, in Svizzera l'ascolto e la presa a carico delle vittime di violenza sessuale devono essere migliorati.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
C’è margine di miglioramento per quanto riguarda l’ascolto e la presa a carico delle vittime di violenza sessuale in Svizzera: ne è convinta la consigliera federale Karin Keller-Sutter, che ha incontrato lunedì le autorità cantonali proprio per discutere di questo tema. Durante l’incontro si è discusso anche su come migliorare la formazione delle autorità penali e giudiziarie confrontate con vittime di violenza.
La fiducia delle vittime nei confronti di queste autorità è infatti un prerequisito essenziale nella lotta contro la violenza sessuale. Una fiducia che dev’essere rafforzata dall’impegno politico: “Solo se le vittime sporgono denuncia ci saranno condanne”, ha dichiarato la ministra di giustizia e polizia citata in un comunicato.
Un passo importante in questa direzione, ha spiegato Keller-Sutter, è la revisione della definizione di stupro nel diritto penale, attualmente in corso in Parlamento. Questo però non sarà sufficiente per risolvere tutti i problemi, ha avvertito. Anche per questo motivo è stato avviato un dialogo sulla violenza sessuale con i Cantoni e gli attori del settore, tra cui l’Ufficio federale per l’uguaglianza fra uomo e donna, le forze di polizia cantonali, i pubblici ministeri, i tribunali e le agenzie di protezione dei minori e di prevenzione dei reati.
Un primo incontro ha permesso di fare mente locale e nei prossimi mesi verranno definite le aree di intervento, in particolare per quanto riguarda la consulenza e il sostegno alle vittime, la formazione delle autorità giudiziarie e penali e i dati statistici disponibili in questo settore.
Persone e istituzioni che si occupano di violenza sessuale si riuniranno la prossima primavera con chi si occupa di violenza domestica. Questo garantirà il coordinamento con il piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, che mira a combattere tutte le forme di violenza contro le donne.
Intanto si lavora su un miglioramento della formazione di chi ha i primi contatti con le vittime di una violenza sessuale: gli e le agenti di polizia. Guarda il servizio del Telegiornale della Radiotelevisione della Svizzera Italiana RSI:
Contenuto esterno
“Solo un sì è un sì”
Lunedì, inoltre, 50 organizzazioni e più di 40’000 persone hanno chiesto al Parlamento, mediante una petizione, di adottare la soluzione del consenso esplicito “solo un sì è un sì” per definire lo stupro nel diritto penale, che è anche quello che preferisce la commissione competente del Consiglio nazionale. Il Consiglio degli Stati vorrebbe invece continuare ad attenersi al principio “no significa no”, ossia all’espressione di un rifiuto.
La petizione è stata presentata alla Cancelleria federale da Amnesty International, Operazione Libero e dai partner sostenitori. Erano presenti anche deputati di vari schieramenti, tra cui le consigliere nazionali Léonore Porchet (Verdi), Tamara Funiciello (Partito Socialista) e Kathrin Bertschy (Verdi liberali). In un’azione simbolica, gli attivisti hanno usato una sveglia in formato XXL per svegliare una “Giustizia” d’argento sulla terrazza del Palazzo federale di Berna per poi chiedere che le persone che hanno subito abusi sessuali in Svizzera ricevano giustizia.
La Svizzera criticata dall’ONU e dall’UE
Le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa hanno recentemente criticato la Confederazione per come gestisce il problema della violenza domestica e sessuale. Sono state rilevate carenze, in particolare, nel finanziamento del sostegno alle vittime, nella formazione delle autorità penali e giudiziarie, nelle statistiche e a livello legislativo.
Attualmente, in Svizzera solo la penetrazione non consensuale di una donna da parte di un uomo è considerata stupro. La vittima, inoltre, deve aver mostrato una certa resistenza. Una revisione del diritto penale è al momento allo studio.
In Svizzera si voterà nuovamente sull’identità elettronica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli Svizzeri voteranno ancora una volta sull'identità elettronica (e-ID). Il comitato referendario "Legge sull'e-ID No" ha consegnato oggi 63'000 firme alla Cancelleria federale.
San Gottardo, il 60% della popolazione svizzera vuole più corsie aperte nel nuovo tunnel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il secondo tunnel autostradale del San Gottardo, attualmente in costruzione, dovrebbe poter essere aperto a due corsie in caso di traffico intenso, garantendo così un passaggio più agevole ai veicoli e diminuendo nel contempo le code:
Il bombarolo di Patek Philippe aveva stretti legami con gli ambienti della sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il reo confesso ricattatore di Patek Philippe a Ginevra aveva legami con la polizia e l'esercito. Appassionato di armi, questo fotografo di guerra sostiene anche di essere vicino ai servizi segreti. Lo ha scoperto la RTS.
Il nuovo CEO di Nestlé vuole riportare l’azienda “sulla strada del successo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di Nestlé Laurent Freixe punta a riportare il colosso alimentare "sulla strada del successo".
Stabili in Svizzera i fallimenti aziendali, ma aumentano in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).
Ridotti i rischi all’ex deposito di munizioni di Mitholz
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scavi esplorativi e indagini tecniche dell'ex deposito di munizioni di Mitholz (canton Berna), esploso nel 1947, confermano la tendenza alla riduzione dei rischi nelle operazioni di sgombero del materiale bellico.
L’avvocata delle Anziane per il clima è una delle 100 personalità più influenti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La principale avvocata dell'associazione "Anziane per il Clima", Cordelia Bähr, è una delle 100 personalità più influenti al mondo. La rivista americana "Time" le ha assegnato un posto nella sua lista annuale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle forti precipitazioni che da ieri sera si abbattono sul versante meridionale delle Alpi vallesane, le autorità di Sion hanno deciso la chiusura preventiva di alcune strade, in particolare quella della valle di Saas.
Dal Consiglio federale quasi 250 milioni per l’aiuto umanitario
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso oggi di destinare quasi 250 milioni di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).
L’accordo all’OMS sulle pandemie è un “successo significativo” per Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha definito un "significativo successo dopo una maratona di tre anni" l'accordo trovato a Ginevra volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Diritti delle donne, le raccomandazioni dell’ONU per la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ONU ha emanato delle raccomandazioni per la Svizzera in materia di diritti delle donne, suggerendo la creazione di uffici per la parità di genere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il reato di violenza carnale non sarà più necessaria la coercizione ma sarà sufficiente l'assenza del consenso della vittima.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appello per chiedere che la legge svizzera riconosca il diritto secondo cui ogni rapporto sessuale sia fondato sul consenso reciproco.
Violenza sessuale, opinione pubblica favorevole al consenso esplicito
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dati contrastanti da un'indagine condotta dall'istituto gfs.bern: una persona su dieci ritiene non necessario il consenso del o della partner.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un migliaio di persone ha manifestato domenica a Zurigo per chiedere misure più incisive contro la violenza domestica. Un tema che sarà oggetto questa settimana di una mozione in Parlamento.
Stupro, quando la legge non è al passo con i tempi
Questo contenuto è stato pubblicato al
In alcuni Paesi il rapporto sessuale senza consenso è uno stupro.In Svizzera, si può parlare di stupro soltanto se c’è stata costrizione.
Amnesty, “Senza consenso ogni rapporto sessuale è stupro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Manifestazione dell'organizzazione umanitaria mentre a Palazzo federale si discute della modifica del codice penale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.